Il Consiglio dei Ministri, dopo circa due ore e mezzo, ha dato il via libera all’unanimità al nuovo Decreto Legge Covid che introduce l’obbligo di vaccino per gli over 50.

Inoltre, un’altra misura riguarda la necessità del green pass semplice, rilasciato quindi a vaccinati, guariti o a chi ha avuto un tampone negativo, per recarsi in luoghi quali la banca, il parrucchiere, l’estetista o nei centri commerciali.

Si è appreso che, alla fine, la Lega ha votato a favore del decreto dopo la mediazione trovata da Mario Draghi proprio per avere optato per il green pass semplice e non per il super green pass per accedere alle attività appena elencate. L’obiettivo del decreto è naturalmente quello di provare a contenere l’incremento notevole dei contagi di Covid-19 di questi giorni.

Mario Draghi, stando a quanto si è appreso, ha affermato: “Interveniamo in particolare sulle classi di età che sono più a rischio di ospedalizzazione per ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite”.

E il ministro della Salute Roberto Speranza, parlando con i giornalisti fuori Palazzo Chigi, ha detto: “Oggi il punto non sono più i casi ma dobbiamo lavorare per ridurre di più le ospedalizzazioni. Le norme approvate vanno in questa direzione. Nei nostri ospedali le terapie intesive sono occupate per due terzi da non vaccinati e in area medica si tratta del 50%. Dobbiamo restringere il più possibile l’area dei non vaccinati che provoca un peso significativo sui nostri ospedali”.

Critiche da parte di Daniela Santanché, senatrice di Fratelli d’Italia: “Se le indiscrezioni di stampa venissero confermate da quel governo che si spaccia per il migliore, arriverebbe ancora tanta confusione, nessun ristoro per le imprese, nuovi limiti alla libertà e un obbligo vaccinale senza alcuna assunzione di responsabilità dello Stato. Non è questo che gli italiani si aspettavano per fermare i contagi e far ripartire la Nazione”.

Ma per Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza italia al Senato, “l’obbligo vaccinale per gli over 50 è una misura che va nella giusta direzione per contrastare la pandemia. Si tratta di una norma di buon senso tesa a salvaguardare la collettività e ad alleggerire la pressione sugli ospedali”. “Di certo quanto deciso dal governo – ha aggiunto – costituisce un ulteriore passo avanti per superare l’emergenza, ma siamo pronti a chiedere di fare ancora di più qualora la situazione non dovesse migliorare significativamente nel giro di qualche settimana”.

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