Le parole del consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza

Obbligo vaccino a scuola? “Il Governo lo sta valutando”

«Nelle prossime ore valuteremo quale sarà lo strumento più efficace per far tornare tutti a Scuola in presenza, in sicurezza e senza dad».

Lo ha detto ieri, lunedì 26 luglio, nel corso della trasmissione Controcorrente su Rete4, il ministro della Salute Roberto Speranza. «Stiamo valutando – ha continuato – e nessuna ipotesi è esclusa, ci impegneremo, perché la Scuola è una priorità».

«Valuteremo se introdurre obblighi – ha poi proseguito Speranza – ma non va dimenticato che la risposta degli italiani è stata buona. Consumiamo tutti i vaccini a disposizione e facciamo oltre 500mila vaccinazioni al giorni. La risposta delle persone è stata all’altezza delle aspettative».

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In merito all’ipotesi di intervenire in modo differenziato nelle regioni «non l’abbiamo valutata – ha chiarito Speranza – anche se ci sono regioni in cui il numero dei vaccinati tra il personale scolastico è molto alto, altre in cui è molto basso. Non abbiamo già deciso una misura che differenzi tra le regioni, di solito le misure che facciamo sono nazionali. Ma non deve passare il messaggio che gli insegnanti e il personale scolastico non si sono vaccinati, il dato è molto alto, l’85% ha avuto almeno la prima dose. Ma noi vogliamo che questa percentuale cresca, per questo nelle prossime ore valuteremo qual è lo strumento migliore».

«Abbiamo deciso di investire sulla volontarietà, sulla persuasione poi ci prendiamo un margine di ragionamento, valuteremo i dati e capiremo pezzo per pezzo se introdurre eventuali obblighi. Per ora l’obbligo è stato introdotto solo per gli operatori sanitari», ha spiegato ancora il ministro, ragionando sul tema dei vaccini ai ragazzi, sempre in vista della riapertura della scuola.

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«Finora la risposta degli italiani è una risposta straordinaria, consumiamo tutte le dosi di vaccino di cui disponiamo, circa 500mila dosi al giorno, la risposta è stata all’altezza delle aspettative – ha concluso il ministro – Oggi continuiamo su questo terreno, e lasciamo aperte le ipotesi sul campo per eventuali interventi in ambiti dove questi interventi potrebbero essere ancora necessari».

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