Era uno studente universitario come tanti, con una vita tra lezioni, amici e progetti per il futuro. Ma dietro l’apparente normalità, Danilo Kuzmin, 21 anni, nato in Ucraina e figlio del vicesindaco di Kharkiv, nascondeva un patrimonio in criptovalute che potrebbe aver attirato l’attenzione sbagliata. Nelle prime ore del 26 novembre scorso, il suo corpo carbonizzato è stato ritrovato sul sedile posteriore della Mercedes di famiglia, sotto un ponte nel distretto viennese di Donaustadt.

Una scena che gli investigatori hanno definito “terribile” e che oggi appare ancora più inquietante alla luce della ricostruzione della polizia austriaca. Danilo sarebbe stato attirato in una trappola, aggredito, torturato e infine bruciato vivo. Un omicidio efferato, in cui si intrecciano violenza, avidità e il mondo ancora poco regolamentato delle criptovalute.

Secondo gli inquirenti, la pista economica è la più solida: ingenti somme sarebbero infatti sparite dai wallet digitali del giovane nelle ore dell’aggressione. Una dinamica che ricorda altri casi recenti, come il duplice omicidio avvenuto negli Emirati Arabi, in cui una coppia russa coinvolta in frodi crypto era stata torturata e poi sepolta nel deserto.

Il caso Kuzmin, però, riguarda l’Europa. E si è svolto in pieno centro a Vienna.

Movente economico e brutalità: così è stato ucciso Danilo Kuzmin

Secondo la polizia austriaca, Danilo era scomparso da alcune ore quando i familiari, non ricevendo più risposte al telefono, hanno presentato denuncia di scomparsa. Il giovane viveva a Vienna da anni per motivi di studio e manteneva rapporti stretti sia con la famiglia sia con un amico fidato, entrambi insospettiti dal suo improvviso silenzio.

Gli investigatori hanno chiarito presto cosa fosse accaduto. Il 25 novembre, le telecamere del parcheggio sotterraneo dell’hotel Sofitel avrebbero ripreso il momento dell’aggressione: più uomini si sarebbero avventati su Danilo, immobilizzandolo. Poco dopo, alcuni testimoni avrebbero notato una vistosa macchia di sangue nella tromba delle scale.

Secondo la ricostruzione, il giovane sarebbe stato picchiato ferocemente. Il suo corpo, ritrovato bruciato all’80%, mostrava gravi traumi cranici e denti spezzati. La polizia ritiene che sia morto per soffocamento o per shock termico, proprio mentre l’auto veniva data alle fiamme.

A incastrare i sospettati anche un particolare: sul sedile posteriore è stata trovata una tanica fusa. Gli inquirenti hanno rintracciato il punto vendita e ottenuto immagini di videosorveglianza che mostrerebbero uno degli arrestati acquistare la benzina poco prima del delitto.

L’elemento criptovalute: ingenti somme scomparse dai wallet

Nelle ore dell’aggressione sarebbero spariti dai wallet crypto di Danilo importi molto elevati, secondo quanto comunicato dalla polizia austriaca. Uno dei sospettati, infatti, è stato fermato con una notevole quantità di dollari in contanti.

Secondo media ucraini, Danilo sarebbe stato tenuto prigioniero per ore, costretto a rivelare codici di accesso e credenziali utili a svuotare i suoi account digitali. Solo dopo aver ottenuto ciò che cercavano, i rapitori avrebbero deciso di sbarazzarsi del corpo e dell’auto.

I sospetti: arrestati in Ucraina, saranno processati lì

La svolta è arrivata grazie alla collaborazione tra Europol, autorità austriache e servizi investigativi ucraini. Due cittadini ucraini, di 19 e 45 anni, sono stati arrestati il 29 novembre a Odessa, appena un giorno dopo il loro rientro nel Paese.

L’operazione è stata condotta con il supporto della KORD, la speciale unità operativa ucraina. Un tribunale locale ha disposto per entrambi la custodia cautelare per 40 giorni.

Le autorità austriache hanno confermato che i due non saranno estradati. Il procedimento penale si svolgerà in Ucraina, dopo che Vienna ha acconsentito al trasferimento dell’intero caso.

Un omicidio che scuote Vienna e Kiev

In Austria la vicenda ha ottenuto grande attenzione mediatica, non solo per la brutalità del delitto, ma anche per il contesto internazionale e per la presunta matrice economica.

Il colonnello Gerhard Winkler, direttore dell’ufficio criminale dello Stato di Vienna, ha dichiarato che gli investigatori hanno escluso con certezza un movente politico. “La pista economica è la più concreta”, ha precisato.

Il corpo di Danilo è stato identificato grazie ai registri odontoiatrici, come riportato dal quotidiano austriaco Kronen Zeitung.

Per la famiglia Kuzmin, molto conosciuta a Kharkiv, il caso ha rappresentato un incubo durato giorni. Il padre, vice-sindaco della città, è stato informato immediatamente dopo il ritrovamento del cadavere.

Dove è avvenuto il ritrovamento

Il corpo è stato scoperto verso mezzanotte e mezza del 26 novembre da un residente della zona, che aveva notato un’auto in fiamme vicino agli orti urbani di Marlen-Haushofer-Weg, nel quartiere di Donaustadt. I vigili del fuoco, dopo aver domato l’incendio, hanno trovato il cadavere sui sedili posteriori della Mercedes.

Gli esperti hanno escluso un guasto meccanico: l’auto diesel era stata completamente irrorata di benzina.

Lo sapevi che…?

  • Le criptovalute non sono tracciabili come i conti bancari tradizionali: in caso di rapina digitale, recuperare i fondi è spesso impossibile.
  • Secondo Europol, i reati legati a crypto-rapine sono aumentati negli ultimi anni.
  • L’uso della benzina per incendiare auto diesel è un elemento ricorrente nei tentativi di eliminare prove.

FAQ – Domande frequenti

Perché Danilo Kuzmin è stato ucciso?
Gli investigatori ritengono che il movente sia economico, legato ai suoi portafogli di criptovalute.

Come è stato identificato?
Grazie ai registri dentali, dato che il corpo era in gran parte carbonizzato.

Chi sono i sospettati?
Due cittadini ucraini, di 19 e 45 anni, arrestati a Odessa.

Perché saranno processati in Ucraina?
Perché l’Austria ha trasferito il caso alle autorità ucraine e non è prevista l’estradizione.

Cosa è successo ai fondi crypto scomparsi?
Parte delle somme sarebbe stata trasferita nelle ore dell’aggressione; un sospettato aveva con sé una grande quantità di dollari.