Matteo Salvini, leader della Lega, parlando del caos seggi nel capoluogo siciliano, ha detto: “A mezzogiorno con 38 seggi ancora chiusi a Palermo mi sono permesso di chiamare il Quirinale perché mi sembrava una situazione di furto di democrazia da quarto mondo.. Spero venga a galla cosa è successo”.

L’ex vicepremier ha aggiunto. “Dal Viminale ho visto che il ministro Lamorgese è intervenuta tempestivamente alcune ore dopo. Che abbia dovuto disturbare Mattarella perché è stato rubato il voto a migliaia di persone… neanche dall’altra parte del mondo. In un Paese normale se ne parlerebbe”. Con Mattarella “ci siamo sentiti al telefono”.

Il leghista, in conferenza stampa dalla sede del partito, ha anche detto che “il leader del centrodestra lo decideranno gli italiani alle prossime politiche. Chi farà il presidente del Consiglio lo decideranno gli italiani. A me interessa che vada avanti il centrodestra. Se la Lega avesse un risultato eclatante ma perdesse il centrodestra non andrei da nessuna parte”. E quindi “a differenza di quelli che passano il tempo a polemizzare, io lavoro per il centrodestra unito”, ha aggiunto.

Infine, sul fallimento del referendum sulla giustizia, Salvini ha detto che “non è un punto di arrivo ma un punto di partenza”. “Una riflessione sul quorum ai referendum va fatta, perché se si va avanti di questo passo nessun referendum raggiungerà il quorum”.

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