La salute di Papa Francesco continua a tenere banco: tra voci di dimissioni e speculazioni, si riflette sul futuro del pontificato e sulla sua capacità di guidare la Chiesa in un periodo di grande fragilità.
Dopo una settimana di ricovero, la Sala Stampa della Santa Sede ha fornito un nuovo aggiornamento sulle condizioni di salute di Papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale.
La notizia, purtroppo, ha generato un ampio dibattito, con speculazioni sulla durata del pontificato e sulla possibilità che il Papa possa affrontare un cambiamento radicale nelle sue scelte future. Tuttavia, la nota ufficiale rassicura i fedeli: “La notte è trascorsa bene, questa mattina Papa Francesco si è alzato e ha fatto colazione”. Un segnale positivo, ma che non mette fine alle incertezze sulle sue condizioni di salute.
Il dibattito sulle dimissioni del Papa
Nel panorama delle voci che si rincorrono sulla salute del Papa, emerge un intervento particolarmente significativo. Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunità di Sant’Egidio, ha espresso una posizione chiara in un’intervista rilasciata a La Repubblica: “Non vedo perché parlare di dimissioni”. Riccardi ha sottolineato come, in un’epoca di incertezze e speculazioni, vi sia una “ossessione” mediatica sulla possibilità che Papa Francesco possa rinunciare al suo ruolo. Il fondatore della Comunità di Sant’Egidio ha criticato un certo accanimento verso la figura del Papa, paragonandolo alle voci che negli anni più tardi del pontificato di Pio XII circolavano su una sua possibile abdicazione.
“Ci sono corvi di tipo giornalistico”, ha dichiarato Riccardi, suggerendo che molta della speculazione sulla salute di Francesco non sia altro che un tentativo di alimentare preoccupazioni infondate. Il Papa, continua Riccardi, “è un uomo di grande coraggio e forza”, e nonostante le sue difficoltà fisiche, merita solidarietà, non solo rispetto per la sua figura, ma anche per il suo corpo che, nonostante tutto, continua a sostenere il peso di un pontificato straordinario.
Le voci di un futuro incerto
Sul tema delle dimissioni si è inserito anche il cardinale Gianfranco Ravasi, che ha parlato con il Corriere della Sera di una possibile decisione di Papa Francesco di dimettersi qualora le sue difficoltà di salute diventassero insostenibili. Ravasi, tuttavia, ha anche precisato che non si tratta di una questione imminente. Il cardinale ha ricordato come Papa Francesco abbia già preso delle precauzioni in passato, firmando una lettera di dimissioni all’inizio del suo pontificato, proprio come aveva fatto Paolo VI. “Il suo grande desiderio”, ha osservato Ravasi, “è quello di compiere almeno il Giubileo, l’anno santo che sente come il suo grande momento”.
Nonostante le difficoltà legate all’età e alla salute, Ravasi ha sottolineato la straordinaria forza di volontà di Papa Francesco, che, come Giovanni Paolo II, ha continuato a portare avanti il suo ministero, affrontando anche viaggi estenuanti come quello in Asia e Oceania a settembre, nonostante l’uso della carrozzina.
Fake news e speculazioni sulla salute di Papa Francesco
Le dichiarazioni di Ravasi si inseriscono in un contesto di crescente disinformazione sulla salute del Papa. Secondo lo stesso cardinale, molte delle voci circolanti, specialmente sui siti e nelle reti sociali, sono “fake news”, alimentate da una forte polarizzazione, soprattutto in ambito internazionale. Il Papa, infatti, ha spesso ironizzato sul fatto che ci siano persone che “pregano affinché lui muoia”, un segno della contrarietà che una parte del mondo prova nei suoi confronti.
Ravasi ha denunciato l’atteggiamento di alcuni che sembrano aspettare un cambiamento nella leadership della Chiesa, non tanto per motivi di salute, quanto per una polarizzazione politica e religiosa che sta segnando il pontificato di Francesco. “Non possiamo, però, dimenticare il grande insegnamento di Papa Francesco: vivere con dignità anche nella fragilità”, ha aggiunto Ravasi.
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