In Russia è stata svolta un’altra prova della parata militare in programma a Mosca, nella Piazza Rossa, lunedì 9 maggio, il ‘Giorno della Vittoria‘ per commemorare il successo dell’esercito del Cremlino sulla Germania Nazista nella seconda guerra mondiale che lì prende il nome di ‘guerra patriottica‘.
Come riportato su SkyNews, Vladimir Putin potrebbe dichiarare una sorta di vittoria al pubblico russo. Come sappiamo, però, le truppe del Cremlino, non essendo riuscite a prendere Kiev nelle prime settimane dell’invasione, cominciata il 24 febbraio, ha accelerato le offensive nell’Ucraina meridionale e orientale ma, al momento, senza raggiungere risultati significativi e definitivi.
S’ipotizza altresì che Putin possa persino dichiarare la ‘guerra totale’ all’Ucraina, non parlando così più di ‘operazione militare speciale’ e permettendogli di introdurre la legge marziale, mobilitare i riservisti per compensare le perdite sul campo e coinvolgere gli alleati, come la Bielorussia.
Non si terrà, invece, la parata del 9 maggio nelle repubbliche separatiste del Donetsk e Lugansk per la prima volta dal 2014, quando i secessionisti filorussi assunsero il controllo di quei territori ucraini. Lo ha dichiarato, come riportato da Ria Novosti, Serghei Kiriyenko, vicecapo di gabinetto della presidenza russa. Il leader dell’autoproclamata repubblica del Donetsk, Denis Pushilin, a fine aprile aveva dichiarato che la parata non si sarebbe svolta a causa del rischio di bombardamenti. Alcuni giorni fa, però, si era parlato di organizzare la parata persino a Mariupol. Si tratta di un ulteriore segnale delle difficoltà che l’esercito russo sta riscontrando nel Donbass.
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