La Bielorussia, senza anticiparlo, ha avviato esercitazioni su larga scala delle sue forze militari. Lo ha comunicato il Ministero della Difesa del Paese, mentre crescono i timori che il presidente russo Vladimir Putin possa dichiarare ufficialmente guerra all’Ucraina il 9 maggio, giorno della commemorazione della vittoria sovietica sulla Germania nazista nella seconda guerra mondiale.

Il Ministero della Difesa di Minsk ha dichiarato che le esercitazioni servono a testare la loro prontezza al combattimento e non rappresentano una minaccia per i suoi vicini o per la comunità europea: “Si prevede che il test (di preparazione al combattimento) coinvolgerà il movimento di un numero significativo di veicoli militari, che possono rallentare il traffico sulle strade pubbliche”.

Le esercitazioni mirano, inoltre, a “valutare la prontezza e la capacità del personale di rispondere prontamente a possibili situazioni di crisi”, aggiungendo che la Bielorussia studierà la capacità delle proprie forze di “contrastare le minacce militari sia a terra che in aria”.

Tale mobilitazione arriva dopo l’analisi dei funzionari della Difesa del Regno Unito, secondo cui Putin sarebbe pronto a dichiarare la “guerra totale” contro l’Ucraina, ‘costringendo’ così gli alleati a partecipare attivamente alle operazioni belliche. Tuttavia, il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha costantemente negato che il Paese abbia intenzione di unirsi all’offensiva russa in Ucraina, sebbene spesso Kiev abbia sostenuto il contrario.

L’Ucraina, infatti, non esclude la possibilità di un utilizzo da parte della Russia di truppe bielorusse: “Non escludiamo che la Federazione russa possa in qualche momento utilizzare il territorio bielorusso o le forze armate della Bielorussia contro l’Ucraina, e quindi siamo preparati” ha dichiarato il portavoce delle guardie di frontiera ucraine, Andriy Demchenko, precisando che le difese alla frontiera settentrionale sono state “rafforzate”.

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