L’invasione russa dell’Ucraina è in corso da 69 giorni ma alcuni funzionari occidentali ritengono che lunedì 9 maggio, giorno della parata militare nella piazza Rossa, a Mosca, Vladimir Putin potrebbe dichiarare guerra all’Ucraina, quindi non chiamandola più “operazione militare speciale”. Il 9 maggio, si sa, è una data significativa per i russi perché si commemora la vittoria dell’Armata Rossa sulla Germania nazista nel 1945.

Intanto, almeno tre civili sono stati uccisi oggi, martedì 3 maggio, nel bombardamento russo della città di Vuhledar, nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale. Ne ha dato notizia l’ufficio del presidente ucraino. Altre aree di Donetsk sono sotto il fuoco costante del Cremlino e le autorità regionali stanno cercando di evacuare i civili dalle aree in prima linea.

I bombardamenti continuano anche a Kharkiv, uno dei principali obiettivi dell’invasione russa. Il media statale ucraino Pravda ha affermato che, secondo il presidente dell’amministrazione statale regionale di Kharkiv, Oleh Synegubov, ci sono stati due feriti. Inoltre, un operaio di 46 anni è morto in una fabbrica che ha preso fuoco.

Le forze armate russe hanno, poi, distrutto hangar con armi straniere a Odessa con missili da crociera supersonici Onyks. Lo ha riferito Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo. “I missili Onyks ad alta precisione nella regione di Odessa hanno colpito un centro logistico in un aeroporto militare attraverso il quale sono state consegnate armi straniere. Hangar con veicoli aerei senza pilota Bayraktar TB2, nonché armi missilistiche e munizioni ricevute dagli Stati Uniti e dai Paesi europei, sono stati distrutto”, ha detto Konashekov.

Il Ministero della Difesa russo, infine, ha comunicato che più di 11.500 persone, tra cui 1.847 bambini, sono stati condotti dall’Ucraina alla Russia, senza la partecipazione delle autorità di Kiev.

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