L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e il Dipartimento per le politiche antidroga hanno lanciato un allerta su alcuni alimenti contenenti THC (tetraidrocannabinolo) uno dei maggiori e più noti principi attivi della cannabis.
Ne dà notizia Repubblica, spiegando che l’allarme è partito da un sequestro di alimenti a Bolzano, che ha determinato “l’Allerta di I grado” e che riguarda biscotti e patatine.
L’ISS ha comunicato l’avviso alla Regioni, all’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), al Ministero della Salute e ai referenti regionali per la tossicodipendenza. In particolare, “si segnala il potenziale pericolo per consumatori ignari, anche bambini, che potrebbero assumere tali alimenti, del tutto identici ad altri legali presenti in commercio”.
Il sequestro è avvenuto in Alto Adige, a casa di un uomo che aveva molte confezini di biscotti al cioccolato a base di THC, nonché patatine, cereali e caramelle.
La preoccupazione sta nel consumo inconsapevole di questi prodotti. Per cui, non sapendo che contengono THC, potrebbero aumentarne la quantità, rischiando gravi problemi per la saute.
L’ISS, infatti, assunto per via orale può provocare insorgenza ritardata e maggiore durata degli effetti rispetto all’assunzione per inalazione. Una preoccupazione legata a questi prodotti commestibili è il rischio di esposizione involontaria”.
E ancora: “I consumatori che non sono consapevoli di consumare alimenti contenenti cannabis o che non sono consapevoli dell’insorgenza ritardata dei loro effetti avversi possono consumare quantità eccessive di THC, aumentandone il rischio”.
Cosa si rischia? Cardiotossicità, ipotensione e neurotossicità, in particolare nei più piccoli: “Per loro le manifestazioni cliniche da intossicazione sono caratterizzate da letargia, atassia, allucinazioni, depressione respiratoria, riduzione dello stato di coscienza, convulsioni, coma, tachicardia”.
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