Lo studente egiziano Patrick Zaki sarà scarcerato “anche se non è stato assolto” dalle accuse. Lo hanno riferito alcuni avvocati al termine dell’udienza a Mansura ad un capannello di cronisti tra cui il corrispondente dell’Ansa.

Non si sa al momento quando Zaki sarà scarcerato, se nella stessa giornata di oggi oppure nei prossimi giorni.

La prossima udienza del processo si terrà il primo febbraio: “Abbiamo appreso che la decisione è la rimessa in libertà ma non abbiamo altri dettagli al momento”, ha spiegato la legale Hoda Nasrallah sulla data di scarcerazione dello studente. L’annuncio della scarcerazione è stato accolto da urla di gioia da parte della famiglia e degli attivisti. All’esterno dell’aula del tribunale c’erano in attesa il padre, la madre, la sorella, gli amici e alcuni attivisti. Zaki non era in aula al momento dell’annuncio.

La scarcerazione, comunque, potrebbe avvenire già oggi. Così un legale dello studente egizione che, nel frattempo, sarà trasferito da Mansura al carcere di Tora. A Zaki, secondo quanto si apprende, non è stato imposto l’obbligo di firma in vista della prossima udienza, fissata il primo febbraio.

Patrick Zaki si trova in prigione da 22 mesi.

La reazione di Amnesty International

Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, ha commentato così: “Un enorme sospiro di sollievo perché finisce il tunnel di 22 mesi di carcere e speriamo che questo sia il primo passo per arrivare poi ad un provvedimento di assoluzione”.

“L’idea che Patrick possa trascorrere dopo 22 mesi una notte in un luogo diverso dalla prigione ci emoziona e ci riempie di gioia. In oltre dieci piazze italiane questa sera scenderemo con uno stato d’animo diverso dal solito e più ottimista”, ha aggiunto.