Nel giorno in cui il reddito di cittadinanza è stato ‘caricato’ in anticipo sulle carte dei beneficiari per permettere le spese natalizie, è stata smascherata una 50enne di origini romene dalla Guardia di Finanza.

La donna, infatti, nonostante avesse guadagnato quasi 140mila euro in quattro anni lavorando come badante, beneficiava ugualmente della misura per contrastare la povertà. La donna, residente nel Torinese, aveva ottenuto l’accesso al reddito di cittadinanza presentando documentazioni false.

Sul caso hanno indagato le Fiamme Gialle della compagnia di Susa. La badante lavorava in diversi paesi della provincia di Torino e non dichiarava il suo reddito al fisco: trasferiva le somme in conti correnti in Romania. Oltre all’accusa dell’indebita percezione del beneficio, la donna, a cui è stato ovviamente revocato l’assegno, dovrà restituire quanto sottratto allo Stato.

E non finisce qui: perché la Guardia di Finanza ha individuato nella provincia di Frosinone ben 36 casi di percezione illecita del reddito di cittadinanza per un ammontare complessivo di 147mila euro.

In particolare, le situazioni illecite sono state scoperte nei Comuni di Frosinone, Cassino, Sora, Anagni, Castro dei Volsci e San Giovanni Incarico, tutte derivanti dall’uso di dichiarazioni o documenti attestanti situazioni non veritiere.

Infine, altre due persone sono state segnalate all’INPS per la sanzione amministrativa della sospensione del beneficio per avere percepito il reddito di cittadinanza, pur non avendone diritto in quanto destinatarie di una misura cautelare personale, per un totale complessivo di 8mila euro.

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