Marco Bucci, sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione del viadotto sul Polcevera, dopo un sopralluogo in cantiere, ha affermato: «Il ponte finito dipende dai sistemi di collaudo, ma contiamo che si possa inaugurare entro la fine di maggio, anche se non è escluso si possa fare qualcosa di più».

«Quello che più ci interessa – ha aggiunto il primo cittadino del capoluogo ligure – è avere il ponte finito a metà marzo, per avviare i lavori di pavimentazione e averlo completo per la fine di marzo. Dall’ultima revisione del piano di progetto tutti i lavori edilizi, non quelli di acciaio ma le pile, saranno terminati a fine gennaio, cosa che consentirà a metà marzo di vedere il ponte completo con tutte le infrastrutture di acciaio sopra».

Bucci ha poi dichiarato che «prevediamo che il ponte sia tutto visibile verso la metà di marzo, poi bisognerà lavorare sopra per mettere a posto le altre cose, dall’asfalto al cemento, però il ponte sarà tutto visibile verso la metà di marzo».

Insieme al sindaco di Genova c’era anche Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria: «Noi siamo qua oggi per fare gli auguri a chi lavorerà anche in queste giornate. Come abbiamo promesso il cantiere del ponte va avanti tutti i giorni, lo vedete crescere, nonostante sia ovvio che il maltempo di questi giorni abbia pesato sulla Liguria. E ha pesato anche su un cantiere complesso come il ponte. Io resto ottimista, non saranno cinque giorni in più o cinque giorni in meno a cambiare la storia, il significato e la vita di questo ponte e dei Liguri. Noi dobbiamo chiudere questo prima dell’estate e chiunque remi contro non fa un dispetto a Toti o a Bucci, ma fa un dispetto alla Liguria a tutti i suoi cittadini, alle sue imprese e all’Italia».

A proposito della ricostruzione del ponte di Genova, a metà ottobre scorso il viceministro delle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, in merito al viadotto Himera (che si trova sull’autostrada A19 Palermo-Catania, con un pilone crollato nell’aprile 2015), ha detto: «Non possiamo finire in concomitanza col montaggio del ponte Morandi, dobbiamo finire prima per dare il messaggio che anche in Sicilia le cose si fanno e si fanno bene. Su questo non si transige e spero ci sia collaborazione da parte loro per dare risposte a un popolo che spesso si sente sbeffeggiato rispetto agli altri».

Articoli correlati