Una giornata che sembrava normale e tranquilla ha preso una piega tragica quando Gilberto Trambaiollo, un ex assessore di 75 anni di Spilimbergo (Pordenone), ha fatto i conti con una minaccia inaspettata. Una semplice puntura di calabrone ha scatenato una catena di eventi che ha portato alla sua prematura scomparsa.

L’ultima telefonata: “ora mi passa”

Immerso nel comfort del salotto della sua casa, Gilberto è stato colpito dall’imenottero. In un primo momento, la sensazione potrebbe essere sembrata fastidiosa, ma certamente non letale. Tuttavia, la realtà avrebbe presto rivelato un lato molto più oscuro. Nel momento in cui la minaccia si è manifestata, Gilberto ha preso il telefono e ha chiamato suo figlio. “Mi ha punto qualcosa, ma adesso mi passa,” sono state le sue ultime parole, intrise di una calma che mascherava l’orrore imminente.

La corsa contro il tempo: uno shock anafilattico incontrollabile

La reazione di Gilberto al veleno del calabrone è sfuggita a ogni controllo. Nel giro di pochi istanti, il suo stato di salute si è deteriorato rapidamente. L’insorgere di uno shock anafilattico ha trasformato la sua tranquillità in un incubo senza via d’uscita.

Quando l’orrore si è manifestato nella sua interezza, Gilberto è crollato sul divano. Gli operatori di emergenza sono stati allertati e hanno risposto con prontezza. Tuttavia, nonostante gli sforzi tempestivi, il suo cuore si è fermato prima che qualsiasi aiuto potesse tenerlo in vita.

I carabinieri hanno escluso qualsiasi coinvolgimento di terzi nell’evento tragico. Le indagini hanno confermato che la causa della morte è stata uno shock anafilattico scatenato dalla puntura del calabrone.

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