È tempo di bilanci per il reddito e la pensione di cittadinanza. L’INPS ha, infatti, informato che sono un milione e 119mila le domande accolte. Inoltre, 60mila famiglia hanno perso il beneficio.

Nel complesso, le famiglie che ogni mese ricevono il reddito di cittadinanza sono 933mila per un totale di 2 milioni e 419mila persone, mentre 126mila con 143mila soggetti coinvolti sono coloro che beneficiano della pensione di cittadinanza. L’importo medio mensile percepito è di 496 euro.

Al Sud il maggior numero di famiglie che beneficiano del Rdc: oltre 641mila, ovvero il 61% del totale. Il Nord ne conta 258mila e il Centro 160mila. Al primo posto tra le Regioni c’è la Campania con 205mila famiglia interessate, seguita da Sicilia (184mila) e Puglia (97mila).

Per quanto concerne la spesa dello Stato, al momento è di 4 miliardi e 358 milioni di euro. Si tratta di un dato aggiornato a gennaio. Nel 2019, poi, l’esborso è stato di 3 miliardi e 849milioni a fronte dei 5,6 stanziati nella legge di bilancio del 2019, per cui è stato maturato un risparmio di quasi 1,8 miliardi.

Sulla misura è intervenuto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che, parlando della sensazione espressa dalla Commissione dell’Unione Europea, ha affermato che è stato riconosciuto l’effetto positivo del Rdc sui consumi e il governo non intende eliminarlo.

«La Commissione ha rivisto di 0,1 punti le stime sull’Italia come su numerosi altri Paesi, prendendo atto dei dati dell’ultimo trimestre 2019 che hanno un effetto di trascinamento – ha affermato Gualtieri – Peraltro sulle previsioni c’è anche scritto che uno dei fattori che hanno sostenuto la crescita e i consumi è esattamente il reddito di cittadinanza. Lo dico non perché consideri questa misura perfetta, è anzi perfettibile dal punto di vista della componente delle politiche attive di sostegno al lavoro» ma l’UE ne ha riconosciuto l’impatto positivo sui consumi e, quindi, «noi non eliminiremo questa misura».

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