Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato oggi, lunedì 7 novembre, che 80mila soldati mobilitati si trovano attualmente nella zona di combattimento in Ucraina, con circa 50mila che prendono attivamente parte alle ostilità.
Putin, ovviamente utilizzando sempre il termine “operazione militare speciale”, ne ha parlato durante un incontro con Igor Rudenya, governatore dell’Oblast’ di Tver, che si trova a 180 chilometri a nord – ovest della capitale Mosca.
Le parole di Putin sono arrivate dopo che Sergej Shoigu, ministro della Difesa russo, ha dichiarato martedì scorso, 1 novembre, che 87mila delle 300mila persone mobilitate sono state già inviate nella zona di combattimento in Ucraina.
Shoigu, infatti, aveva detto: “87mila persone sono state inviate nelle aree di combattimento dopo un ulteriore addestramento e coordinamento del combattimento. Il coordinamento del combattimento delle unità formate è in fase di completamento nei campi di addestramento. Gli sforzi principali si concentrano sull’addestramento sul campo, sulla capacità di utilizzare mezzi di comunicazione, navigazione, e ricognizione”.
Il ministero della Difesa ha anche annunciato l’inizio della coscrizione autunnale in Russia. Quest’anno, 120mila persone dovranno presentari ai militari per l’arruolamento. Dal 21 settembre al 21 ottobre Il 28, la Russia ha anche effettuato una mobilitazione militare parziale, grazie a cui 300mila reclute sono state arruolate nell’esercito. Tuttavia, quella misura ha causato pure l’esodo di centinaia di migliaia di russi e ha scatenato proteste contro la guerra in tutto il Paese.
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