Il 30 aprile quella che doveva essere una giornata di svago per quattro vigili del fuoco del comando di Chieti si è trasformata in una tragedia.

I quattro, tutti liberi dal servizio, avevano deciso di trascorrere il loro giorno libero esplorando la suggestiva forra del fiume Avello, in località Balzolo, nel comune di Pennapiedimonte, all’interno del Parco nazionale della Majella. La zona, nota per la sua bellezza selvaggia ma anche per la sua estrema pericolosità, è diventata il teatro di un drammatico incidente: due dei vigili, entrambi di 43 anni, hanno perso la vita dopo essere scivolati in una gola rocciosa, mentre gli altri due sono stati tratti in salvo.

L’allarme e l’inizio delle ricerche

L’allarme è scattato intorno alle 19:35, quando la sala operativa dei Vigili del Fuoco di Chieti ha ricevuto la segnalazione della scomparsa dei quattro colleghi. Immediatamente, squadre specializzate sono state dispiegate nell’area di Balzolo, caratterizzata da una vallata stretta e impervia attraversata dal torrente Avello. Le operazioni di ricerca, rese estremamente complesse dalla morfologia del territorio, sono iniziate nella serata e sono proseguite senza sosta per tutta la notte.

Sul posto sono intervenuti non solo i Vigili del Fuoco, ma anche il Soccorso Alpino e Speleologico, la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e il personale del 118. Un elicottero dei Vigili del Fuoco di Pescara è stato impiegato per sorvolare la zona, mentre squadre provenienti da regioni limitrofe hanno fornito supporto logistico.

Il ritrovamento dei superstiti

Due dei quattro vigili dispersi sono stati localizzati nella tarda serata. Uno di loro, rimasto illeso, è stato soccorso dal personale del 118, mentre l’altro, che presentava lievi ferite e sintomi di ipotermia, è stato trasportato all’ospedale di Chieti, dove è stato dichiarato fuori pericolo. La sindaca di Pennapiedimonte, Rosalina Di Giorgio, ha seguito da vicino le operazioni.

La tragica scoperta

Purtroppo, le speranze di ritrovare vivi gli altri due vigili si sono infrante intorno alle 13:00 del 1° maggio, quando le squadre del Soccorso Alpino hanno individuato i corpi senza vita dei due uomini. Le operazioni di recupero sono state rese difficili dalla natura scoscesa del terreno, ma i corpi sono stati infine estratti nella giornata.

Il cordoglio delle istituzioni

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha espresso il proprio dolore per la perdita, sottolineando l’impegno delle squadre di soccorso. “Purtroppo questa giornata di festa è stata funestata dal ritrovamento del corpo senza vita dei due vigili del fuoco che si erano dispersi in una forra nelle vicinanze di Pennapiedimonte. A nome personale e dell’intera giunta regionale mi stringo alle loro famiglie in questo momento di grande dolore. Ringrazio il personale dei vigili del fuoco, della protezione civile e del 118 per l’impegno profuso in queste ore che hanno permesso di trarre in salvo gli altri due dispersi”, ha dichiarato Marsilio.

Un’area nota per la sua pericolosità

La forra del fiume Avello, situata nel cuore del Parco nazionale della Majella, è una meta ambita per gli amanti dell’escursionismo e del canyoning, ma è anche tristemente nota per la sua pericolosità. Caratterizzata da pareti rocciose verticali, gole strette e torrenti impetuosi, l’area ha già fatto registrare incidenti gravi in passato. Gli esperti sottolineano che, nonostante il fascino naturalistico, affrontare questa zona richiede preparazione tecnica e attrezzature adeguate, soprattutto in primavera, quando le condizioni climatiche possono essere imprevedibili.

Foto: ChietiToday.