Maura Nardi di 35 anni ed Emanuele Loati di 40, coppia di transgender di Recanati (Macerata), che hanno ottenuto la nuova identità di genere dallo Stato italiano dopo un lungo periodo di transizione, si sposeranno la prossima estate e vorrebbero adottare dei bambini. Sì, perché lei era un lui e lui era un lei.
La coppia all’Ansa ha raccontato: “Stiamo progettando il nostro futuro. Il desiderio di adottare dei bambini è forte. Sarebbe bello dare un’opportunità a chi è meno fortunato. Non so se lo Stato ce lo permetterà ma faremo di tutto per portare avanti questa nostra intenzione”. E ancora: “Terminato l’iter burocratico che ci ha consegnato le nostre nuove identità, era giusto raccontare la nostra storia anche per tutte quelle persone che sono alle prese con questo percorso”.
“I transessuali e chi si incammina sulla transizione di genere – ha detto Maura – non deve essere visto come un esibizionista, un deviato o un fenomeno di baraccone. Ma sono persone che possono essere la ragazza o il ragazzo della porta accanto”.
I due si sono conosciuti su Facebook e si sono piaciuti subito e convivono da tre anni. Prima del cambio di generale si chiamavano Mauro e Adriana. Oggi sono “felicissimi”. Dopotutto, “siamo nella Recanati di Leopardi e l’amore che proviamo è il nostro Infinito”.
Maura, tra l’altro, a 19 anni perse la vista per una rara malattia alla retina e, come raccontato a Radio Erre, “è stato molto più facile convivere con la cecità che con l’incongruenza di genere. Con l’identità di genere non puoi scendere a patti ed esiste un solo modo che si chiama transizione: puoi lottarci per un po’ ma alla fine sei costretta a cedere anche perché in ballo c’è la tua vita”.
A Recanati, come riportato su Il Messaggero, la notizia è stata accolta positivamente. Il sindaco Antonio Bravi ha dichiarato: “Abbiamo tutti accolto con piacere questa decisione, non ci sono stati pregiudizi. Se decideranno di celebrare le nozze in Comune lì sposerò io con immenso piacere. Siamo una comunità aperta a tutte le situazioni. Una città di cultura che va di paro passo con i cambiamenti”.
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