A partire dal prossimo mese di luglio sono previsti importanti cambiamenti nel sostegno finanziario in Italia. Alcuni beneficiari del reddito di cittadinanza si troveranno di fronte a una scadenza e sarà introdotta una nuova iniziativa chiamata “carta solidale“.

Fine delle ricariche del reddito di cittadinanza

Per molti beneficiari, il mese di luglio segnerà l’ultima ricarica del reddito di cittadinanza. Da agosto, gli occupabili fino a 60 anni senza figli piccoli o anziani in famiglia resteranno senza sussidio, in attesa di iscriversi al nuovo portale web del Governo a partire dal 1° settembre. Questo limite temporale non si applica ai percettori del reddito di cittadinanza che, prima della scadenza dei sette mesi, sono stati presi in carico dai servizi sociali in quanto non attivabili al lavoro.

Secondo una stima dell’Ufficio parlamentare di bilancio, gli esclusi sarebbero il 22,9% delle persone che oggi risultano beneficiarie della misura, cioè oltre 500mila cittadini.

Introduzione della “carta solidale”

Parallelamente alla fine delle ricariche del reddito di cittadinanza, a luglio verrà erogato un nuovo bonus da 382,5 euro chiamato “carta solidale per acquisti di beni di prima necessità“. Questa carta sarà destinata alle famiglie con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) al di sotto dei 15 mila euro, non solo a coloro che avevano precedentemente accesso al reddito di cittadinanza. La “carta solidale” consentirà alle famiglie di acquistare beni essenziali per far fronte alle necessità quotidiane.

E l’assegno di inclusione?

Da gennaio 2024, infine, il RDC sarà sostituito dall‘assegno di inclusione (ADI), questi i requisiti:

  • Residenza in Italia da almeno cinque anni: Per poter accedere all’assegno di inclusione, è necessario essere residenti nel territorio italiano da almeno cinque anni.
  • Isee e reddito familiare: È richiesto un Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) pari a 9.360 euro e un reddito familiare annuo inferiore a 6.000 euro moltiplicati per la scala di equivalenza. Inoltre, il valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione e definito ai fini Isee, non deve superare i 150.000 euro, e non devono essere possedute navi, imbarcazioni, autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc.
  • Donne vittime di violenza: Le donne vittime di violenza possono costituire un nucleo familiare indipendente da quello del marito anche ai fini Isee per accedere all’assegno di inclusione. Inoltre, a queste donne sarà offerta la possibilità di percorsi di inclusione personalizzati.
  • Beneficiari dell’assegno di inclusione: L’assegno di inclusione è destinato alle famiglie che hanno a carico disabili, minori e persone con età superiore ai 60 anni. Recentemente, è stata estesa la platea dei beneficiari includendo anche le persone in cura presso i servizi socio-sanitari.

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