Kiev ha comunicato che i referendum organizzati dalla Russia in quattro regioni ucraine per l’annessione sono “nulli e privi di valore” e che l’esercito proseguirà con gli sforzi per liberare il territorio occupato dalle forze di Mosca.

Esortando i partner internazionali a imporre nuove e severe sanzioni contro la Russia e a fornire a Kiev maggiori aiuti militari, il ministero degli Esteri ucraino ha affermato che l’Ucraina “non ha accetterà mai alcun ultimatum”.

Dal canto loro, i funzionari insediati dalla Russia in quattro regioni occupate dell’Ucraina hanno riportato un’enorme maggioranza di voti a favore dell’annessione.

E tutto questo arriva quando gli Stati Uniti hanno pianificato una risoluzione delle Nazioni Unite che condanna i referendum come falsi.

Washington sta anche preparando un nuovo ciclo di sanzioni contro la Russia in caso di annessione del territorio ucraino e un pacchetto di armi da 1,1 miliardi di dollari per l’Ucraina che sarà annunciato presto.

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato che gli Stati Uniti e gli alleati sono impegnati per la sicurezza energetica europea, dopo che Germania, Svezia e Danimarca hanno affermato che attacchi deliberati hanno causato gravi perdite da due oleodotti russi.

I referendum organizzati frettolosamente si sono svolti nell’arco di cinque giorni nelle regioni orientali di Donetsk e Luhansk, a Zaporizhzhia e a Kherson, che insieme costituiscono circa il 15% del territorio ucraino. Il conteggio dei voti nelle quattro province variava dall’87% al 99,2% a favore dell’adesione alla Russia, secondo i funzionari nominati dal Cremlino. Il capo della camera alta del parlamento russo ha detto che già si potrebbe prendere in considerazione l’annessione il 4 ottobre.

Dmitry Medvedev, ex presidente russo e vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, su Telegram ha parlto di “risultati chiari”, dando il bentornato “a casa” ai territori.

Infine, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto: “Questa farsa nei territori occupati non può nemmeno essere definita un’imitazione di un referendum”.