Si è concluso l’incontro tra il governo, Regioni, Anci e Upi. Lo ha confermato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
La riunione, convocata dal ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, insieme al ministro della Salute, Roberto Speranza, aveva all’ordine del giorno le nuove misure anti-Covid da inserire nel Dpcm che il governo si appresta a varare entro il 15 gennaio.
Zaia ha confermato che ci saranno altri incontri, e che la riunione non ha prodotto un documento univoco. Tra i governatori presenti in videocollegamento il presidente della Conferenza regioni Stefano Bonaccini (Emilia-Romagna), Attilio Fontana (Lombardia), Giovanni Toti (Liguria), Donato Toma (Molise), Nino Spirlì (Calabria), Vincenzo De Luca (Campania), Marco Marsilio (Abruzzo).
Nel corso della riunione il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia ha affermato che tutte le attività che rimarranno chiuse «saranno ristorate». Il ministro ha poi ribadito la validità del sistema a fasce colorate: «ci ha salvato due volte da un nuovo lockdown».
Le Regioni sono state convocate per una nuova riunione giovedì prossimo, dopo che il ministro della Salute Roberto Speranza avrà illustrato le misure in Parlamento.
Sull’incontro, con un post su Facebook, il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti ha parlato di «prima riunione con il governo per definire le nuove norme e restrizioni per l’emergenza Covid che entreranno in vigore venerdiì prossimo. Preoccupa la situazione in Europa, dove quasi tutti i Paesi stanno peggio dell’Italia. Ma preoccupa anche la situazione della nostra economia, e soprattutto di alcune categorie particolarmente colpite che hanno bisogno di ristori certi e immediati per sopravvivere. Lo abbiamo chiesto al governo, insieme a criteri piu’ semplici, comprensibili e rapidi per attribuire le zone di rischio».
«Inoltre, ho detto all’esecutivo di essere contrario al divieto di asporto take away per ristoranti e bar dopo le 18: queste attività, pur potendo continuare con le consegne a domicilio, rischiano di essere penalizzate ancora di più, dopo aver gà subito pesanti restrizioni. Bene invece l’introduzione di una zona bianca, come avevamo proposto già oltre un mese fa, cioé una zona dove, virus permettendo, si possa cominciare un lento ritorno alla normalità», ha aggiunto.
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