Proteste degli utenti

Ritardi di due ore e cancellazioni, giornata nera per le ferrovie italiane

Treni in forte ritardo in mezza Italia a causa di alcuni problemi tecnici. I ritardi dei treni arrivano oggi sino a 120 minuti soprattutto nei nodi di Firenze e Roma, per Av e regionali.

Cosa sta accadendo alla rete ferroviaria

Dalle 5.30 di questa mattina, 17 marzo, si stanno registrando cancellazioni, limitazioni e rallentamenti fino a 120 minuti nella circolazione dei treni Alta Velocità e regionali nei nodi di Firenze e Roma, con effetti anche sull’intero asse AV Torino – Salerno. A determinarli sono stati alcuni problemi tecnici agli apparati di comando centralizzato e computerizzato del traffico in fase di risoluzione. Lo rende noto Rete ferroviaria italiana, che sta diffondendo nelle stazioni interessate “le opportune informazioni sulla situazione in atto”.

Assoutenti a Rfi, rimborsi per i viaggiatori

“Ancora una volta problemi tecnici sui nodi ferroviari di Firenze e Roma che stanno causando serie ripercussioni sul trasporto ferroviario con cancellazioni e ritardi fino a 120 minuti per Alta Velocità e treni regionali”. Lo denuncia Assoutenti, commentando l’ennesima giornata di passione per gli utenti delle ferrovie. “Guasti e problemi tecnici sulla rete dell’Alta velocità si stanno verificando con troppa frequenza, coinvolgendo le stesse aziende di trasporto ferroviario e migliaia di cittadini che pagano salati biglietti per viaggiare – afferma il presidente Furio Truzzi – Chiediamo a Rfi di aprire un tavolo con le associazioni dei consumatori sulle problematiche delle infrastrutture ferroviarie italiane, volto a studiare soluzione in grado di garantire i servizi e tutelare i diritti dei passeggeri”.

Indennizzi per i passeggeri

“Vogliamo inoltre che a tutti gli utenti coinvolti nei disagi odierni sia riconosciuto un indennizzo per i danni subiti, oltre al rimborso del biglietto come previsto dalla normativa vigente, e ci mettiamo a disposizione di chi, a causa dei problemi odierni, voglia avviare azioni risarcitorie nelle sedi competenti”, dice infine Truzzi.

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