Due esponenti del Partito Comunista russa (KPRF) – che sostiene l’invasione delle truppe del Cremlino in Ucraina – hanno manifestato la propria contrarietà all’operazione militare speciale di Vladimir Putin, cominciata il 24 febbraio scorso.

Infatti, durante un incontro, il deputato Leonid Vasyukevich, appartenente al KPRF, si è alzato e ha letto un discorso al presidente russo, nonostante il tentativo di farlo tacere da parte di altri presenti. Il video è stato pubblicato su YouTube, diffuso dal quotidiano Kommersant: “Se il nostro Paese non interrompe l’operazione bellica, ci saranno sempre più orfani. Durante quest’operazione militare speciale, le persone finiscono per diventare disabili: sono giovani che potrebbero dare molto al nostro Paese. Chiediamo un ritiro immediato delle truppe russe”, raccogliendo alcuni applausi.

Il governatore della regione, Oleg Kojemiako, ha poi chiesto di ‘silenziare’ sia Vasyukevich che un altro deputato comunista, Gennady Shulga, che lo aveva sostenuto durante l’intervento, accusandoli di “screditare l’esercito russo (…) che combatte contro il nazismo”.

I due deputati, inoltre, sono stati privati del diritto di voto dall’Assemblea con 27 voti favorevoli e 5 contrari. E il leader del gruppo comunista, Anatoly Dolgachev, ha anche denunciato i colleghi e promesso “misure (di rappresaglia) più incisive”. Di conseguenza, Vasyukevich e Shulga rischiano una multa pesante o persino una pena detentiva per avere pubblicamente “screditato” l’esercito di Mosca. Stessa sorte che capita a chi ‘osa’ pubblicare e diffondere “informazioni false” sulla guerra in Ucraina.

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