Un uomo è stato accusato di avere ucciso il suo migliore mio amico quando ha scoperto che abusava sessualmente della figlia di sei anni. Tuttavia, non sarà processato per omicidio. Ne parla il Daily Mail.

L’anno scorso Vyacheslav ‘Slava’ Matrosov, 34 anni, è stato accusato della morte, a coltellate, del 32enne Oleg Sviridov, in un bosco vicino al villaggio di Vintai, in Russia, dopo averlo costretto a scavare la sua tomba. Rabbia scatenata dall’avere scoperto sullo smartphone dell’amico le immagini della figlia obbligata a compiere un atto sessuale.

Matrosov inizialmente è stato processato per omicidio ma alcune fonti sostengono che l’accusa è stata ritirata. Il padre dovrà, invece, affrontare un processo per avere incitato Sviridov al suicidio che comporta una condanna inferiore all’omicidio.

Nelle settimane successive all’episodio, c’è stata un’ondata di sostegno pubblico per il padre, anche da autorevoli giornalisti russi. Inoltre, i residenti di Vintai hanno lanciato una petizione per chiedere l’assoluzione di Matrosov, di professione operaio, raggiungendo oltre 2.500 firme. “Sviridov si è addormentato e Vyacheslav ha preso il suo cellulare per capire cosa stava guardando il suo amico – si legge nella petizione – Ogni padre lo avrebbe fatto. Questo sarà un esempio per tutti. Pertanto, chiediamo che ci sia comprensione dal Ministero degli Affari Interni e dal Comitato Investigativo”. Il genitore, infatti, ha trovato il filmato orrendo sul telefonino di Sviridov, girato quando la bambina aveva sei anni. La figlia, che ora ne ha otto, implorava: “Oleg, basta così, non ce la faccio più. Voglio andare a casa”.

Matrosov ha sempre negato l’omicidio e ora è “contento” di non dovere affrontare l’accusa di avere ucciso deliberatamente Sviridov. Sarà processato per “incitamento al suicidio o tentato suicidio con minacce o abusi”, che comporta una pena massima di sei anni ma spesso porta anche a punizioni non detentive.

Una fonte vicina al caso ha affermato che prove forensi dettagliate hanno mostrato che Matrosov non ha accoltellato Sviridov in un bosco dove il cadavere è stato trovato più tardi in una tomba improvvisata. Altre fonti sostengono che Sviridov abbia anche ricevuto un ultimatum per recarsi alla polizia e confessare di avere abusato sessualmente della bambina. In caso contrario, avrebbe affrontato l’ira del genitore. Un familiare ha testimoniato che Sviridov è stato picchiato duramente il giorno in cui è scomparso, nel mese di settembre, più di una settimana prima che il suo corpo fosse trovato nella fossa.

La fossa dov’è stato trovato il corpo del pedofilo.

Matrosov ha raccontato di avere denunciato gli stupri alla polizia locale che ha poi lanciato una caccia all’uomo per trovare Sviridov. Il padre ha successivamente dichiarato di essere riuscito a rintracciarlo. Non ha negato di avere ucciso Sviridov ma ha affermato che il pedofilo “è inciampato nel coltello durante una lite”, sostenendo che la sua morte non è stata intenzionale.

Infine, fonti della polizia hanno affermato che il telefono dell’uomo deceduto conteneva video orrendi con violenti stupri di altre bambine del villaggio, di 6 e 11 anni. Inoltre, pare che Sviridov abbia abusato di minori cinque anni prima di essere scoperto e una delle sue vittime era persino la figlia della sua ex compagna.

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