Il Cremlino ha confermato che domani, venerdì 30 settembre, la Russia annetterà formalmente quattro parti dell’Ucraina come conseguenza dei risultati dei relativi referendum ritenuti illegali e farsa da Kiev e da gran parte del resto del mondo.

Le elezioni si sono svolte nella regione di Zaporizhia, dove il 93% delle schede elettorali si è dimostrato favorevole all’adesione alla Russia, e nel sud di Kherson dove la percentuale dei sì è stata dell’87%. Anche Luhansk e Donetsk hanno detto sì all’annessione con rispettivamente il 98% e il 99% dei voti a favore.

A quanto pare, Vladimir Putin sta preparando una cerimonia che si svolgerà già domani a Mosca per consegnare ufficialmente le quattre regioni alla Russia. Il presidente terrà anche un discorso e incontrerà gli amministratori russi delle aree ucraine.

A tal proposito, il portavoce del Cremlino, Peskov, ha comunicato: “Domani alle 15.00 (le 14 in Italia) nel Gran Palazzo del Cremlino, nella Sala di San Giorgio, si terrà una cerimonia per firmare gli accordi sull’ingresso di tutti e 4 i nuovi territori ucraini in cui si è tenuto il referendum nella Federazione Russa. In questo evento ci sarà un corposo discorso del presidente Putin”.

Quale potrebbe essere la prima conseguenza dell’annessione? Che Putin sostenga che la Russia sia sotto attacco diretto se le forze ucraine avvieranno operazioni militari all’interno delle quattro aree, con tutte le conseguenze del caso, come l’uso delle armi nucleari.

Si è appreso, infine, che la Finlandia chiuderà i confini ai turisti russi sempre da domani. Lo ha annunciato il Ministro degli Esteri di Helsinki. Nel frattempo, un’altra falla è stata registrata sul gasdotto Nord Stream.

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