Saltato il tetto di 1000 euro per il pagamento in contanti. Lo prevede un emendamento al DL Milleproroghe votato la scorsa notte in commissione Bilancia alla Camera da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, con il parere contrario del Governo (tant’è che il presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi non l’ha presa bene). La modifica è passata per un solo voto. Quindi, il limite per i pagamenti in contanti presto dovrebbe tornare a 2.000 euro per un altro anno, almeno fino al 1° gennaio 2023.

Dura critica di Giuseppe Conte, presidente del MoVimento 5 Stelle: “mossa che, come indica anche uno studio di Bankitalia del 2021, finisce per favorire l’economia sommersa. In un Paese con circa 100 miliardi annui di evasione non si dovrebbero costruire scorciatoie per il malaffare, ma nuove strade, nuove scuole, nuovi ospedali proprio con le risorse recuperate da circuiti illegali. Risorse che, come ho sempre detto, ci permetterebbero anche di abbassare le tasse a tutti. L’unica ricetta per abbassare le tasse è questa: paghiamo tutti, affinché tutti paghino meno”.

Di parere opposto Patrizia De Luise, presidente di Confesercenti: “Accogliamo con soddisfazione l’approvazione dell’emendamento che alza il tetto di spesa in contanti da mille a duemila euro fino al primo gennaio del 2023. In questa fase, caratterizzata da una ripresa dei consumi più lenta delle attese, bisogna evitare ulteriori restrizioni alla spesa delle famiglie e di quei pochi turisti tornati nel nostro Paese”. “L’obiettivo di contrastare sommerso ed evasione è senz’altro condivisibile, ma deve essere raggiunto con controlli efficaci e regole chiare: imporre tetti eccessivamente stringenti all’uso del contante vuol dire scaricare sui cittadini le inefficienze del sistema”, ha aggiunto.