Santorini, la famosa isola greca delle Cicladi, da giorni è al centro di una straordinaria attività sismica che sta facendo tremare la terra sotto i piedi di chi ci vive, lavora e visita. Le scosse di terremoto, arrivate a intervalli regolari di pochi minuti, hanno messo in allarme migliaia di persone. In appena 48 ore, quasi 10.000 persone tra turisti, residenti e lavoratori stagionali hanno preso d’assalto traghetti e voli diretti verso la terraferma, cercando una via di fuga dall’isola che non ha mai visto un fenomeno sismico di questa portata. Il numero delle scosse continua a crescere, con un terremoto che si verifica ogni cinque minuti, generando ansia e incognite sul futuro.

Uno sciame sismico che non dà respiro

Il fenomeno è stato descritto dal sindaco di Santorini, Nikos Zorzos, come un vero e proprio “sciame sismico”. “Questo fenomeno potrebbe proseguire per settimane, con tremori che potrebbero anche intensificarsi per un breve periodo, per poi tornare a calare gradualmente”, ha dichiarato Zorzos, parlando con ottimismo ma con una certa cautela. Secondo quanto riportato dal sindaco, sebbene le scosse siano di magnitudo modesta, l’intensità e la frequenza hanno suscitato preoccupazione tra la popolazione e i turisti.

L’isola, che ospita una delle destinazioni turistiche più popolari del Mediterraneo, è in preda a una crisi senza precedenti. I residenti, molti dei quali hanno già vissuto altre scosse sismiche in passato, si sono adattati, ma il continuo scuotimento della terra sta mettendo a dura prova la loro resistenza. Nonostante ciò, alcuni residenti più anziani sembrano affrontare la situazione con una certa serenità, come ha raccontato Panagiotis Hatzigeorgiou, un residente di lunga data dell’isola: “Gli abitanti più anziani sono abituati ai terremoti. Ma questa volta è diverso. Non è la stessa cosa avere scosse ogni due o tre minuti”.

La fuga dei turisti

La situazione ha visto la rapida evacuazione di migliaia di turisti e lavoratori stagionali, con traghetti e voli aggiuntivi messi a disposizione dalle autorità locali. La maggior parte delle scuole dell’isola sono state chiuse per motivi di sicurezza, mentre eventi pubblici sono stati annullati e la costruzione di nuovi edifici è stata sospesa nelle aree più vulnerabili.

Tuttavia, non tutti sono fuggiti. Alcuni turisti, incuranti dei rischi, hanno scelto di rimanere e continuare a visitare Santorini, ormai quasi deserta. “Questo posto è incredibile, veramente bello”, ha dichiarato Joseph Liu, un turista cinese che ha deciso di restare nonostante i tremori. Il panorama mozzafiato dell’isola, che si affaccia sull’acqua cristallina e le iconiche case bianche, sembra essere l’unico aspetto che riesce a calmare l’ansia di chi ha deciso di non abbandonare Santorini.

I danni

L’attività sismica ha avuto un impatto diretto anche sugli edifici storici dell’isola, con alcune strutture antiche che hanno subito danni visibili. I vigili del fuoco e i tecnici locali sono stati allertati per effettuare ispezioni di sicurezza, ma fortunatamente non sono stati registrati feriti. Le autorità, sebbene abbiano escluso qualsiasi collegamento con il vulcano di Santorini, continuano a monitorare costantemente la situazione, consapevoli che il rischio di danni maggiori potrebbe persistere per settimane.

Efthimios Lekkas, presidente dell’Organizzazione per la Pianificazione e la Protezione dei Terremoti, ha rassicurato la popolazione spiegando che l’epicentro delle scosse sta lentamente allontanandosi dall’isola, muovendosi verso nord. Nonostante le rassicurazioni, la comunità è preoccupata per l’evoluzione futura del fenomeno.

In foto: decine di persone in attesa di salire a bordo di un traghetto (AFP).