È giallo sui sassi che sarebbero stati scagliati contro un gruppo di studenti di nazionalità cinese dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone.

Innanzitutto, l’episodio è stato raccontato dal presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mauro Buschini, emerso durante una conferenza stampa della direttrice dell’Istituto Loredana Rea e del presidente della Consulta degli studenti Luca Spatola. All’origine, stando a quanto è stati riportato, il caso di una studentessa cinese malata che poi è risultata negativa al test eseguito all’Istituto Spallanzani di Roma.

La vicenda ha naturalmente suscitato un’indignazione politica bipartisan. Due esempi. Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico e governatore della Regione Lazio su Facebook ha scritto: «Io sono senza parole, spero che i responsabili siano coscienti di dover rispondere di questa vergogna. Se la disinformazione porta addirittura a gesti pericolosi come questo, dobbiamo impegnarci tutti e di più per raccontare la verità e le notizie corrette. Solidarietà alle vittime di una vera e propria aggressione».

E Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati su Twitter ha scritto: «Sassaiola contro studenti cinesi a Frosinone. Oltre che contro il Coronavirus dobbiamo lottare anche, con determinazione, contro l’intolleranza e contro l’ignoranza. No ad allarmismi e ad inaccettabili comportamenti che vanno condannati senza se e senza ma».

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Tuttavia, secondo il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, «la notizia circolata e pubblicata in queste ore, relativa ad una fantomatica sassaiola di cui sarebbero stati vittime alcuni studenti cinesi dell’Accademia di Belle Arti oltre ad essere assolutamente falsa, risulta il frutto della bassezza di livello a cui alcuni insegnanti, fortunatamente una esigua minoranza, giungono oggi, nella ricerca di pubblicità gratuita, anziché dedicarsi alla didattica e agli insegnamenti etici».

E ancora: «Per non parlare, poi, della opportunità di calare un velo di pietà verso quei politici che, oggi, anziché amministrare con scrupolo e sacrificio il Paese, occupandosi di problemi concreti, preferiscono trascorrere ore intere a rincorrere fake e post inventati di sana pianta, al solo scopo di collezionare quei ‘mi piace’ che durano come la metafora della Cortellesi del ‘gatto in tangenziale’. Speriamo almeno che i tristi interpreti di questa pagliacciata, a tutti i livelli, sappiano chiedere scusa nei prossimi giorni agli studenti dell’Accademia, italiani, asiatici e, soprattutto, cinesi, oltre che alla gente che vive nella nostra città, di cultura internazionale, per aver cavalcato una menzogna in cambio di polvere di vanagloria».

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