“La capacità di far vivere nella pagina il succo del frutto della vita, il profumo, la musica, il sapore delle cose, la gioia del corpo”. È così intesa, nell’accezione più alta definita da Hélène Cixous, la categoria de l’ècriture féminine, letteralmente “la scrittura di genere femminile”.
Ma esiste veramente questo particolare tratto letterario “in rosa”? E fin dove può spingersi?

Rispondere a questi quesiti ha convinto la casa editrice Bonfirraro, da sempre attenta e vicina alle tematiche delle donne, a organizzare, in occasione della XXX edizione del Salone del Libro di Torino, un evento interamente dedicato a “oltrepassare il confine rosa”, prevedendo per il proprio appuntamento la presenza di oltre venti donne, tra scrittrici, blogger e giornaliste.

Con la moderazione dell’editore Salvo Bonfirraro e Annarita Briganti, scrittrice e giornalista culturale, all’incontro prenderanno parte alcune delle autrici della Bonfirraro editore e blogger e giornalisti più autorevoli del panorama editoriale italiano, divisi in coppie, come segue: Mariuccia La Manna e Rosa Caruso (La Fenice Book), Cinzia Nazzareno e Maria Anna Patti (Casa Lettori), Ismete Selmanaj e Antonia Storace (Mywhere), Marcella Spinozzi e Debora Lambruschini (Critica Letteraria), Serena Ricciardulli e Giulia Ciarapica (Chez Giulia), Alina Rizzi e Livio Partiti (Il posto delle parole), Samantha Viva e Fabiola Cinque (MyWhere), Simona Zanghì e Viviana Calabria (Emozioni in font). Tutti per un battesimo al “femminile” che andrà ad analizzare le mille sfumature di quel particolare sguardo, complesso e affascinante, tipico dell’altra metà del cielo..

Le otto autrici sono, infatti, tutte diversissime nella loro espressione letteraria: chi ha preferito rifugiarsi nella finzione del romanzo, chi ha deciso di raccontare una propria storia personale, chi si è fatta cassa di risonanza per le esperienze, terribili, delle altre donne…
Il 21 maggio a Torino si intraprenderà un itinerario umano e artistico: la Briganti metterà a fuoco affinità e differenze legate alla cifra stilistica di ciascuna autrice, muovendo di volta in volta dallo sguardo “diverso”, attraverso la lettura di pagine esemplari delle loro opere, emergerà con assoluta chiarezza una linea al “femminile” di grande interesse, tutta da riscoprire.

Sì, perché la prospettiva è tra le più interessanti, se si pensa che per secoli la donna, alla quale non erano riservati palcoscenici sui quali esprimere le proprie paura, in cui comunicare emozioni, è stata voluta o muta, o matta.
Le più fragili così si sono piegate al silenzio. Le più ribelli, le più scomode, non catalogabili, hanno conosciuto la costrizione del chiostro, dei collegi, dei manicomi (Alda Merini) e, in alcuni periodi storici, il rogo.
E tanto confermata e “logica” doveva essere, nella mentalità di allora, questa “normalità della pazzia femminile”, che proprio la dichiarazione di pazzia contraddistingue due personaggi femminili importantissimi della letteratura siciliana, la Beatrice del “Berretto a sonagli” di Pirandello, e la Assunta dell’“Onorevole” di Sciascia, entrambe donne che hanno cercato l’autenticità dando voce al disagio e scardinando l’ordine esistente, entrambe donne che sono dovute “entrare” nella pazzia perché quell’ordine fosse ricostituito.

Ma quali sono le sfide al femminile del Terzo Millennio? È ancora necessario che la donna abbia riservata “una stanza tutta per sé”? Di questo e molto altro ancora parleranno gli ospiti nel corso dell’incontro dove, però, sarà ribadito fortemente che: “bisogna che la donna scriva se stessa: che la donna scriva della donna e che avvicini le donne alla scrittura, da cui sono state allontanate con la stessa violenza con la quale sono state allontanate dal loro corpo; per gli stessi motivi, dalla stessa legge e con lo stesso scopo mortale. La donna deve mettersi nel testo – come nel mondo e nella storia – di sua iniziativa”.

Al termine dell’incontro è previsto un aperitivo dai sapori siciliani accompagnato dalle esperienze enologiche offerte dall’azienda agricola Berlingieri.

Salone Internazionale del Libro di Torino, domenica 21 maggio, dalle 16.30 – Spazio eventi.

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