La Francia è il secondo Paese dell’Unione Europea più colpito dall’epidemia del coronavirus. E il presidente Emmanuel Macron, parlando ai francesi, ha affermato: «Siamo solo all’inizio di questa epidemia, e dappertutto accelera e si intensifica», aggiungendo che «di fronte a questo, la priorità assoluta per la nostra nazione sarà la nostra salute. Non transigerò su niente e un principio ci guida per definire le nostre azioni».

Macron ha tenuto a sottolineare che in Francia «abbiamo i migliori virologhi, i migliori epidemiologisti, gente che lavora sul campo e che abbiamo ascoltato. Tutti ci hanno detto che nonostante gli sforzi per frenarlo, il virus continua a propagarsi. Lo sapevamo, lo temevamo. La malattia contagerà all’inizio le persone più vulnerabili. Avranno bisogno di cure speciali, spesso di assistenza respiratoria. Ci dovremo poi preparare a una possibile seconda ondata che contagerù più avanti meno persone più giovani e meno esposte ma che occorrerà curare». Per Macron, poi, la pandemia di coronavirus «che colpisce tutti i continenti e tutti i paesi europei è la più grave crisi sanitaria che la Francia ha vissuto in un secolo».

Poi le misure. Il presidente francese ha annunciato la chiusura di scuole, asili nido e università in tutto il paese a partire da lunedì 16 marzo e fino a nuove disposizioni, tuttavia ha deciso di non rinviare le elezioni comunali previste per il 15 e 22 marzo. Macron ha anche invitato i francesi a «limitare gli spostamenti» e a optare per il telelavoro. I mezzi di trasporto, però, continueranno ad essere operativi. Il presidente francese ha anche annunciato un piano straordinario per gli ospedali e, soprattutto, per i reparti di rianimazione e di terapia intensiva, invitando studenti di medicina e medici in pensione a mobilitarsi.

In Francia, come riportato da Le Figaro, sono stati registrati 2.876 casi, tra cui 61 decessi e nelle ultime 24 ore ci sono stati 600 nuovi casi e 13 vittime.

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