Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e Virologia dell’Università di Padova, intervenuto ad Agorà su Raitre, ha affermato: «Con tutte le riaperture esiste la possibilità di una seconda ondata anzi direi che è una certezza. I virus mutano, è diminuita la carica virale perché con le varie precauzioni una persona infetta passa meno virus alle altre».

Il consulente della Regione Veneto ha aggiunto: «Con dei test effettuati in Veneto abbiamo la certezza che gli asintomatici possano trasmettere il virus proprio come chi riporta i sintomi. Se il virus già era presente da gennaio e non c’erano grandi sintomi tra gli italiani vuol dire che circolava tra gli asintomatici. In molte malattie gli asintomatici sono molto più infettivi dei sintomatici, per esempio varicella e tubercolosi».

Poi, sulle nuove linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che prevedono per i pazienti sintomatici 10 giorni di isolamento e per gli asintomatici 3 giorni, per Crisanti non è chiaro «su quali basi abbiano fatto queste dichiarazioni».

Crisanti ha spiegato, in relazione alle nuove raccomandazioni che non richiedono più due tamponi negativi a distanza di almeno 24 ore: «La scienza è misura, mi chiedo quali siano i dati su cui abbiano deciso. Pare una misura per andare incontro ai Paesi in via di sviluppo, che non hanno i test a sufficienza. È una dichiarazione che andava qualificata, un altro elemento di confusione».