Il Comune di Selargius stanzia 8.500 euro per ogni famiglia rom per l’acquisto di una casa, promuovendo inclusione abitativa e chiusura del campo sosta di Pitz’e Pranu.

Il Comune di Selargius, in provincia di Cagliari, lancia un’iniziativa per favorire l’inclusione abitativa delle famiglie rom. La Giunta comunale ha approvato un contributo di 8.500 euro per ogni nucleo familiare che intende acquistare una casa, con l’obiettivo di garantire una sistemazione stabile e dignitosa. Il provvedimento risponde alle difficoltà abitative che coinvolgono i residenti del campo sosta di Pitz’e Pranu e altre famiglie in condizioni di precarietà.

Un progetto radicato nel tempo

L’iniziativa affonda le sue radici in un programma avviato nel 2018, finanziato con 293.000 euro di fondi regionali. Questi fondi hanno inizialmente permesso a dodici famiglie rom di accedere a contratti di affitto regolari, offrendo loro una sistemazione stabile. Tuttavia, la scarsità di immobili disponibili per la locazione ha rallentato il processo di chiusura del campo sosta di Pitz’e Pranu, dove attualmente vivono ancora sedici famiglie, molte con figli minori. Per superare questo ostacolo, il Comune ha deciso di destinare parte delle risorse a contributi straordinari per l’acquisto di abitazioni. Ogni nucleo familiare riceverà 8.500 euro in un’unica soluzione per coprire spese iniziali, come caparre o costi di trasloco, favorendo l’accesso alla proprietà immobiliare.

Superare le difficoltà abitative

La carenza di case in affitto ha spinto alcune famiglie rom a considerare l’acquisto di piccoli appezzamenti di terreno con abitazioni annesse. Il contributo comunale rappresenta un incentivo concreto per realizzare questa scelta, offrendo un supporto economico mirato. Il bilancio comunale 2025-2027 prevede uno stanziamento complessivo di 136.000 euro per le sedici famiglie interessate, inserito nel capitolo dedicato all’emergenza abitativa delle popolazioni rom.

Impegno per l’inclusione sociale

L’iniziativa non si limita al sostegno economico. Le famiglie beneficiarie, in particolare quelle con minori, devono aderire a un progetto educativo elaborato dai servizi sociali. Questo programma prevede l’obbligo di garantire la frequenza scolastica dei figli, promuovendo l’integrazione educativa. Inoltre, i residenti del campo di Pitz’e Pranu devono liberare l’area entro 15 giorni dall’accesso al contributo, lasciandola priva di effetti personali. Parallelamente, Selargius ha ottenuto 1,5 milioni di euro di fondi ministeriali attraverso il programma Plus 21, destinati a progetti di inclusione educativa e scolastica per i bambini rom, non solo della città ma anche dei Comuni del distretto.