Scattato oggi, martedì 3 agosto, il semestre bianco per Sergio Mattarella. Di conseguenza, negli ultimi sei mesi del suo mandato, il Capo dello Stato non potrà sciogliere anticipatamente le Camere.

L’articolo 88 della Costituzione, a tal proposito, dice: «Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse. Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura».

C’è un motivo alla base della decisione di inserire il semestre bianco nella Costituzione: evitare che un presidente autoritario avrebbe potuto sciogliere le Camere così da permettere l’elezione di nuove più compiacenti per sperare nella rielezione. Un timore ovviamente derivante dal ventennio fascista.

L’ultima parte dell’articolo 88 della Costituzione («salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura») è stata aggiunta nel 1991 per evitare un «ingorgo istituzionale» per la coincidenza della fine della legislatura con la fine del mandato presidenziale di Francesco Cossiga.

Il nuovo Presidente della Repubblica sarà eletto nel febbraio 2022. Dopodiché potrebbe anche esserci la fine del Governo Draghi, in quanto l’attuale presidente del Consiglio dei Ministri è uno dei papabili alla successione di Mattarella. Anche se c’è chi ritiene che Draghi possa volere continuare a guidare l’Esecutivo fino alla scadenza dell’attuale legislatura, ovvero nel 2023. Infine, c’è l’ipotesi che alcuni partiti possano chiedere a Mattarella la possibilità di un secondo mandato ma spesso il politico siciliano ha fatto intendere che direbbe di no.