Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, a proposito degli spostamenti tra Comuni durante le feste natalizie e a Capodanno, ha affermato: «La penso come il ministro Speranza: la salute e la vita vengono prima del business. Le ragioni economiche sono comprensibili ma vengono dopo, senza vita non c’è business che tenga».
Intervenendo alla Giornata internazionale della Montagna, il ministro ha osservato che in questi due mesi, «dalla fascia rossa o arancione non ho sentito alcun sindaco o alcuna famiglia lamentarsi sulle restrizioni. Quando poi abbiamo fatto la norma su 25-26 dicembre e primo gennaio all’improvviso è apparsa nel dibattito pubblico la scuola di pensiero che di solito coincide con quella dei negazionisti e degli appassionati di scontrini. Ci dicevano che gli anziani e i non autosufficienti sarebbero rimasti soli, ma erano le stesse identiche regole previste per le zone rosse. Perché in oltre un mese non ho mai ricevuto una mail di un anziano o autosufficiente solo a casa? Per loro era possibile spostarsi, e lo sarà ancora come scritto nelle faq».
Infine, Boccia ha chiarito che, in merito alla possibilità di spostarsi tra i comuni piccoli «di confine, se serve modificare la norma bene ma no agli allentamenti perché in quel caso sarebbe da irresponsabili».
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