“Il fumo uccide”. Le campagne antifumo non sanno più come dirlo, non sanno più cosa inventarsi per scriverlo sulle etichette dei pacchetti di sigarette. Eppure, pare che una grossa fetta di fumatori non abbia intenzione di smettere. O meglio, pensa di non riuscirci e, di conseguenza, nemmeno ci prova.
Eppure, già da parecchi anni, in commercio si trovano dei dispositivi elettronici in grado di aiutare in maniera efficace a smettere di fumare.
Smettere di fumare: alcuni ci provano, altri non vogliono, altri ancora non ci riescono
Da un’indagine condotta nel 2023 da Eurispes, l’Istituto di ricerca politica, economica, sociale e della formazione in Italia, con focus sul tema “Fumo: nuovi prodotti e riduzione del danno. L’evoluzione del fenomeno in Italia”, sono emersi dei risultati davvero importanti.
La ricerca ha evidenziato che una grossa fetta di fumatori di sigarette tradizionali, si parla del 68,6%, non ha mai provato a smettere di fumare, mentre la restante parte ci ha provato almeno una volta. Di queste percentuali, circa il 27% dovrebbe smettere di fumare per esigenze di salute, ma non vuole farlo, mentre più del 26%, che pure dovrebbe smettere, è convinto che non ci riuscirà a farlo. Il 18% circa, invece, avrebbe intenzione di smettere di fumare in futuro, ma non è ancora arrivato il momento di provarci.
E ancora: il 15,5% ha dichiarato di non avere assolutamente intenzione di smettere di fumare, mentre il 12,2% ci proverà a farlo nel giro di sei mesi.
Da questa indagine, in sintesi, si evince che su 10 fumatori, circa 7 non hanno mai provato a smettere di fumare, di cui alcuni convinti di non riuscirci e altri che non intendono provarci.
Provare a smettere di fumare: difficile, ma si può riuscire
Questa indagine, comparata con altre ricerche condotte negli anni precedenti, ha permesso di giungere ad alcune conclusioni. Intendendole non come punti di arrivo, ma come punti da cui partire per promuovere l’abbandono del vizio del fumo, così dannoso per la salute di chi fuma ma anche di chi gli sta accanto.
Il primo importante punto riguarda il fatto che, negli anni, è cresciuto il numero di fumatori incalliti che dichiara di non avere intenzione di smettere di fumare. Eppure, a procedere di buon passo, è anche l’aumento della diffusione dei prodotti senza combustione come le sigarette elettroniche e il tabacco riscaldato: da quando questi dispositivi sono disponibili in commercio e hanno riscosso grande interesse da parte dei fumatori, si è riscontrata una notevole diminuzione di consumo delle sigarette tradizionali, fino alla totale sostituzione con le alternative elettroniche.
Ciononostante, sono ancora tanti i fumatori che lamentano la mancanza di corretta informazione in merito alle proprietà e alle caratteristiche di questi dispositivi elettronici. Pertanto non è da escludere che se molti fumatori non hanno ancora provato le potenzialità delle e-cigarette, lo si deve alla scarsa conoscenza di questi prodotti da svapo.
Per chiarire la portata del fenomeno sigarette elettroniche, e di quanto questi dispositivi siano stati in grado di ridurre in maniera significativa il consumo di sigarette tradizionali, ecco un po’ di numeri, ancora frutto dell’indagine Eurispes 2023. Quasi l’80% dei fumatori che hanno scelto di passare alla sigaretta elettronica o al tabacco riscaldato, ha dichiarato di essere riuscito a smettere del tutto di fumare le sigarette tradizionali.
L’87% dei partecipanti all’indagine fumava sigarette tradizionali prima di passare ai dispositivi da svapo senza combustione, e solo l’8,8% utilizzava già la sigaretta elettronica. Solo l’1,5% degli intervistati, invece, non utilizzava alcun prodotto.
Da ciò si evince che chi ha iniziato ad utilizzare le sigarette elettroniche era già un fumatore (98,5%), e dunque se ne serve come strumento per smettere di fumare, mentre solo l’1,5% si è approcciato per la prima volta al fumo (che in questo caso è vaping) ricorrendo ai dispositivi elettronici.
Un ultimo dato importante riguarda l’utilizzo di liquidi da svapo con o senza nicotina. Il 57,3% (fra cui rientrano per lo più svapatori tra i 35 e i 44 anni, seguiti dai 25-34 anni) usa la sigaretta elettronica con liquidi senza nicotina, mentre il 15,5% (over 64 e 18-34 anni) preferisce svapare utilizzando liquidi con nicotina. La restante parte, il 27,2% (over 64), alterna entrambi i tipi di liquidi.
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