Un gesto di generosità a Castelnuovo (Trento): i lavoratori di X-Lam Dolomiti Spa donano ferie e permessi a un collega colpito da SLA, garantendogli sostegno economico e umano.

A Castelnuovo, in provincia di Trento, la solidarietà tra colleghi ha scritto una pagina straordinaria. I dipendenti della X-Lam Dolomiti Spa, azienda specializzata nella produzione di pannelli in legno, si sono uniti per supportare un lavoratore affetto da una grave malattia degenerativa, la SLA (sclerosi laterale amiotrofica).

In un’iniziativa senza precedenti per l’azienda, hanno deciso di donare ore di ferie e permessi per permettergli di prolungare la propria assenza dal lavoro, mantenendo la piena retribuzione. A orchestrare questo atto di generosità è stata la Feneal Uil Trentino Alto-Adige, con il segretario generale Matteo Salvetti in prima linea per raccontare una storia che parla di umanità e coesione.

L’idea nata in assemblea

“Tutto è nato dalla nostra rsa, dai rappresentanti sindacali,” ha dichiarato Matteo Salvetti in un’intervista a L’Adige. L’iniziativa ha preso forma durante un’assemblea sindacale, quando i lavoratori della produzione si sono confrontati sulla situazione di un collega in difficoltà. “È emersa la volontà di attivare un’azione di solidarietà concreta, a favore di un collega – padre di famiglia – che si trova ad affrontare una malattia difficile con la prospettiva della perdita del lavoro e del sostentamento economico” ha aggiunto Salvetti. La SLA, una patologia neurodegenerativa che compromette progressivamente le funzioni motorie, aveva messo il lavoratore, di origine straniera e con figli a carico, in una posizione di estrema vulnerabilità. La risposta dei colleghi non si è fatta attendere.

La “banca ore solidale” prende vita

L’accordo raggiunto tra X-Lam Dolomiti Spa e Feneal Uil Trentino Alto-Adige ha dato vita a una sperimentazione aziendale della cosiddetta “banca ore solidale”. Questo strumento permette ai dipendenti di cedere parte delle proprie ferie o permessi a un collega in stato di necessità, garantendogli un supporto economico e la possibilità di restare in forza all’azienda oltre il normale periodo di comporto, ovvero il tempo massimo di assenza per malattia previsto dal contratto. Nel caso specifico, i lavoratori hanno messo a disposizione le proprie ore, mentre l’azienda ha contribuito con un ulteriore dono: 20 giorni di ferie aggiuntivi concessi direttamente al dipendente malato.

Un precedente che fa scuola

“Si tratta di un accordo, il primo tra l’altro stipulato da X-Lam Dolomiti Spa con un’organizzazione sindacale, che testimonia come il principio di solidarietà sia ancora forte tra gli operai e la forza lavoro,” ha sottolineato Salvetti. L’intesa, siglata il 4 aprile scorso resa pubblica nei giorni successivi, rappresenta un modello innovativo di collaborazione tra azienda e sindacato. La Feneal Uil ha evidenziato come l’iniziativa non solo offra un aiuto concreto al lavoratore colpito dalla SLA, ma possa anche aprire la strada a future sinergie con X-Lam Dolomiti Spa a beneficio di tutta la forza lavoro impiegata. “Crediamo che la sottoscrizione di tale intesa potrà costituire un momento di svolta nelle relazioni sindacali,” ha precisato il segretario.

L’umanità dell’azienda

Un elemento della vicenda è la risposta positiva di X-Lam Dolomiti Spa. “E fa senz’altro piacere notare come l’azienda abbia risposto positivamente alla richiesta di parte sindacale, dimostrando umanità, davanti alle gravi difficoltà personali di un proprio dipendente”, ha dichiarato Salvetti. L’impresa, con sede a Castelnuovo, non si è limitata ad accettare la proposta sindacale, ma ha scelto di partecipare attivamente, aggiungendo i 20 giorni di ferie al monte ore donato dai colleghi. Questo contributo ha permesso di estendere ulteriormente il periodo di assenza retribuita, offrendo al lavoratore e alla sua famiglia un sostegno economico fondamentale in un momento di crisi.

La SLA e il suo impatto

La sclerosi laterale amiotrofica è una malattia devastante che colpisce i motoneuroni, portando a una progressiva perdita di autonomia. In Italia, si stima che circa 6.000 persone convivono con questa patologia, spesso affrontando non solo le difficoltà fisiche, ma anche il peso economico derivante dall’impossibilità di lavorare. Nel caso del dipendente di X-Lam Dolomiti Spa, la malattia rischiava di tradursi in una perdita definitiva del posto di lavoro, con conseguenze drammatiche per la sua famiglia. L’intervento dei colleghi e dell’azienda ha trasformato questa prospettiva, dimostrando come la solidarietà possa fare la differenza.