Oltre lo stretto

“Stato di emergenza serve per gestire i focolai”, lo ha spiegato Sileri

Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, intervistato dal Corriere della Sera, ha definito «necessario» lo stato di emergenza che sarà prorogato fino al 31 dicembre («non sono ancora stati decisi i dettagli») perché «la fase acuta è passata, ma noi dobbiamo continuare a gestire i focolai emergenti».

Il viceministro, che è anche un medico, ha confermato che Conte riferirà in Parlamento: «Non c’è alcun dubbio, tutti ricorderanno che era stato proprio Conte a garantire che avrebbe informato le Camere di ogni passaggio. Non si è mai tirato indietro e certamente non lo farà in questa occasione».

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Sileri ha poi spiegato che «ci sono ancora casi di contagio, c’è necessità di emettere nuovi decreti e soprattutto di confermare alcune misure. Io ritengo che si stiamo gestendo in maniera ottimale i nuovi focolai con i tamponi, la quarantena e il tracciamento. Ma proprio questo dimostra che non siamo fuori e si deve far fronte anche alle esigenze economiche. Acquisti, gare d’appalto, ma anche cassa integrazione e altre misure di sostegno alle famiglie e alle imprese vengono tutte decise nell’ambito di questa cornice».

«E poi c’è la scuola – ha aggiunto Sileri – Noi dobbiamo garantire che i ragazzi tornino in classe nella massima sicurezza e per farlo il commissario Arcuri gestirà le gare per l’approvigionamento del materiale. Altrimenti dubito che riusciremmo ad ottenere le forniture in tempo. E invece non dobbiamo in alcun modo rischiare».

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