C’è un timore che accomuna un po’ tutti: ci sarà una seconda ondata di contagi di coronavirus in Italia?

A questa domanda ha risposto Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, in collegamento con Centocittà, in onda su Rai Radio 1.

Il politio e medico ha affermato: «Finalmente torniamo a respirare, la situazione va meglio, basta guardare i dati di ogni settimana. Anche la pressione clinica del Coronavirus si è molto allentata».

E ancora: «Il monitoraggio è attento, le regole sono state applicare: ci manteniamo distanti e il virus non ha trovato nuovi ospiti. La paura di una seconda ondata così come paventata settimane fa al momento non sembrerebbe esserci. Se dovesse esserci  siamo pronti, ma non credo si ripresenterà ai livello di febbraio o marzo. Potrà esserci qualche focolaio come stiamo osservando, ma al momento non vedo ondate come quella passata».

Negli Stati Uniti d’America, invece, l’allarme di una seconda ondata in corso o prossima ad accadere è già partito da giorni. In molti Stati, infatti, è aumentato il numero dei casi. Il coronavirus, quindi, non è scomparso e potrebbe tornare il lockdown in molte aree.

Stamane, parlando alla CNBC,  il professor William Schaffner della Vanderbilt University School of Medicine ha detto che «la seconda ondata è già cominciata. Stiamo riaprendo il Paese, ma tante, tante persone non rispettano il distanziamento interpersonale e non indossano le mascherine. Molte persone, semplicemente, non prestano attenzione e questo porterà a una maggiore diffusione del virus».

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