Strage familiare ad Alessandria, in Piemonte. Un uomo ha ucciso la moglie, il figlio e la suocera e poi si è tolto la vita.
La suocera e il suicidio
La tragedia è stata scoperta quando un uomo di 66 anni, Martino Benzi, e una donna di 78, stamattina, sono stati trovati morti nel giardino dell’istituto Divina Provvidenza nella piazza omonima del quartiere Orti di Alessandria, intorno alle 11.30 di stamattina, mercoledì 27 settembre. L’uomo ha colpito la suocera, Carla Schiffo, con un coltello e poi si è tolto la vita con la stessa arma.
La moglie e il figlio
L’uomo prima aveva ucciso anche la moglie Monica Berta di 55 anni e il figlio di 17 anni, Matteo, mentre stava dormendo. I carabinieri, infatti, in seguito alla tragedia nell’istituto, hanno cercato di rintracciare i familiari dell’omicida ma quando hanno scoperto che la donna non era andata al lavoro e che il ragazzo non era a scuola, si sono recati a casa loro, hanno sfondato la porta e hanno trovato i due cadaveri. Non si esclude che l’uomo – che ha lasciato alcuni scritti relativi alle sue intenzioni – li abbia uccisi con lo stesso coltello usato per ammazzare la suocera e se stesso.
Le indagini sono affidate ai Carabinieri e coordinate dalla Procura di Alessandria.
Chi è l’omicida
Martino Benzi era un ingegnere laureato al Politecnico di Torino nel 1982, titolare di uno studio di consulenza informatica e di progettazione e realizzazione di siti web. La moglie lavorava a Valenza Po. In passato risulta che abbia sofferto di una malattia che l’aveva costretta ad un lungo ricovero in ospedale. Il figlio della coppia studiava all’Itis Alessandro Volta.
All’origine della strage ci sarebbe un crescente disagio personale, che lo avrebbe portato a pensieri autolesionistici. E forse, proprio il pensiero di abbandonare la famiglia in condizioni di difficoltà, l’avrebbe spinto a uccidere tutta la sua famiglia, suocera compresa.
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