Centinaia di morti si sono registrati durante il pellegrinaggio Hajj di quest’anno in Arabia Saudita a causa delle temperature estremamente elevate.
Le autorità saudite non hanno ancora fornito commenti ufficiali sul bilancio delle vittime né sulle cause specifiche dei decessi. Tuttavia, un gran numero di persone si è radunato presso il Complesso di Emergenza nel quartiere Al-Muaisem alla Mecca, dove il termometro ha toccato anche i 51°C, cercando disperatamente informazioni sui propri cari scomparsi. Secondo quanto riportato da varie testate internazionali, ci sarebbero oltre 920 morti, di cui 600 egiziani e 70 indiani. Tra le vittime anche quattro russe.
Decessi frequenti
Le morti durante il Hajj non sono rare, poiché l’evento attira spesso oltre 2 milioni di persone in Arabia Saudita. Storicamente, ci sono stati casi di calca ed epidemie durante il pellegrinaggio. Ogni anno, il Hajj attira centinaia di migliaia di pellegrini da Paesi a basso reddito, molti dei quali non hanno ricevuto adeguate cure mediche prima di arrivare alla Mecca. Ciò aumenta il rischio di diffusione di malattie trasmissibili nella massa, soprattutto anziani con patologie preesistenti.
Il caldo come possibile causa
Il numero di morti di quest’anno suggerisce che un fattore straordinario possa aver contribuito all’aumento dei decessi. Diversi Paesi, tra cui Giordania e Tunisia, hanno già dichiarato che alcuni dei loro pellegrini sono morti a causa del caldo intenso che ha colpito i luoghi santi alla Mecca.
Ieri, martedì 18 giugno, le temperature alla Mecca hanno raggiunto i 47 gradi Celsius, con picchi di 51,8°C alla Grande Moschea, secondo il Centro Nazionale Saudita per la Meteorologia. Gli osservatori hanno riferito di persone che svenivano mentre cercavano di eseguire la simbolica lapidazione del diavolo.
Pellegrini dispersi
Molti pellegrini, compresi numerosi egiziani, hanno perso le tracce dei loro cari a causa del caldo e della folla. Più di 1,83 milioni di musulmani hanno partecipato quest’anno al pellegrinaggio, di cui oltre 1,6 milioni provenienti da 22 Paesi e circa 222.000 cittadini e residenti sauditi.
Oggi, come riportato dall’Associated Press, presso il complesso medico della Mecca, un uomo egiziano è crollato a terra quando ha sentito il nome di sua madre tra i morti. Ha pianto disperatamente prima di chiamare un agente di viaggio, gridando: “L’hanno lasciata morire!”. La folla ha cercato di calmare l’uomo.
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