Dopo il terremoto in Marocco, ha causato la morte di oltre 2.800 persone, un’altra catastrofe naturale ha colpito il Nord Africa.

In Libia le inondazioni provocate dalle piogge orientali degli ultimi morti hanno causato molte vittime. Anche in questo caso si teme che i morti siano oltre i 2mila. Tutta colpa della tempesta Daniel che ha colpito la Libia orientale e la zona del Gebel el-Achdar.

Come dichiarato da Ahmed Mismari, portavoce dell’Esercito nazionale libico (LNA), solo a Derna sono morte più di 2mila persone e ne mancano all’appello tra le 5mila e le 6mila. Le forti piogge hanno causato il crollo delle dighe che hanno distrutto le strade e le case.

Antonio Tajani, ministro degli Esteri, ha scritto: “Il Governo italiano segue con attenzione le conseguenze delle alluvioni in Libia. Siamo in contatto con le autorità libiche per valutare il tipo di aiuti da inviare subito al popolo libico. Al momento non ci risultano italiani coinvolti”.

Grido d’allarme da parte di Tamer Ramadan, capodelegazione della Mezzaluna rossa in Libia, a Rainews24: “Servono medicine, cibo, ripari per gli sfollati e i volontari, mezzi di comunicazione per una zona enorme senza elettricità. Manca tutto, portate aiuti”.

A tal proposito, si è appreso che la Turchia sta inviando soccorritori in Libia e la Francia sta mobilitando fondi. Il presidente Emmanuel Macron ha dichiarato: “Esprimo la mia solidarietà al popolo libico che soffre a causa delle terribili inondazioni. La Francia esprime le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e sta mobilitando fondi per gli aiuti di emergenza”.

Infine, Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, ha affermato: “Immagini strazianti dalla Libia a seguito di morti e distruzioni causate dalle inondazioni, soprattutto nell’est del paese. Inviamo le nostre più sincere condoglianze, a nome dell’Ue, al popolo libico e alle famiglie delle vittime. L’Ue è pronta ad aiutare le persone colpite da questa calamità”.