All’aeroporto di Fiumicino è stato arrestato dalla polizia il 32enne Ilkhomi Sayrakhmonzoda, cittadino del Tagikistan, ricercato “per essersi arruolato nelle fila dello stato islamico ed essere andato in Siria a combattere nel 2014; lo stesso risulta essere un membro attivo dell’organizzazione terroristica denominata Isis“.

L’uomo, che aveva numerosi alias con nazionalità diverse (in particolare degli stati Uzbekistan, Kirghizistan e Ucraina), è atterrato all’aeroporto Fiumicino con un volo proeniente da Eindhoven, Paesi Bassi, alle 11.45 di oggi, lunedì 8 aprile.

L’operazione è stata svolta dalla Digos con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e il contributo della Polizia di Frontiera di Fiumicino e “si inquadra in un più ampio scenario di attività preventive a largo raggio poste in essere dalla Polizia di Stato e dalla DIGOS di Roma in particolare, anche in considerazione della estrema delicatezza dell’attuale scenario internazionale”.

L’arrestato aveva con sé 2mila euro in contanti

Si è appreso che il tagiko non compare nelle banche dati delle forze dell’ordine italiane, Quindi, non ha  precedenti sul territorio nazionale. Al 32enne è stato sequestrato il telefonino e 2mila euro in contanti. Non risulta che l’uomo fosse di passaggio allo scalo romano diretto verso un altro Paese. Gli investigatori cercheranno di capire quale fosse la sua meta in Italia e quali i suoi eventuali contatti da incontrare.

Il commento del ministro Piantedosi

Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, ha commentato: “l’arresto di un cittadino del Tagikistan avvenuto oggi grazie all’attivita’ della Polizia di Stato rappresenta un risultato molto importante, il frutto dell’efficace attivita’ di prevenzione svolta dai nostri apparati sul territorio nazionale per contrastare la minaccia terroristica”.

“Questo arresto conferma la proficua cooperazione con le forze di polizia di altri Paesi. Con i nostri partner internazionali, infatti, esiste una costante condivisione sia del patrimonio informativo sia delle strategie operative per fronteggiare efficacemente i profili di rischio”.

Il titolare del Viminale ha espresso l’apprezzamento per l’importante operazione al capo della Polizia, Vittorio Pisani, pregandolo di estenderlo al personale della Polizia di prevenzione, della Polizia di frontiera di Fiumicino e della Digos della questura di Roma.

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