Meno conosciuti rispetto ad altre specie animali divenute vere e proprie icone del protezionismo mondiale. Non sono elefanti o rinoceronti, bensì felini (grandi e piccoli)  vittime anch’essi del bracconaggio.

Animali in alcuni casi molto poco conosciuti, come i Gatti leopardi illegalmente venduti via web in Vietnam, ma anche tigri le cui popolazioni selvatiche sono particolarmente minacciate nella penisola Indonesiana.

Domenica scorsa, ad esempio, le autorità forestali del West Sumatra, hanno arrestato cinque persone accusate di avere tentato di vendere i resti di una rarissima tigre di Sumatra. A quanto sembra era pervenuta la segnalazione di una possibile transazione commerciale avente ad oggetto la vendita della pelle di una tigre. Nel corso dell’irruzione la polizia ha poi trovato la pelle appartenente ad un animale di circa due anni.

Non va meglio in India dove, nello stato dell’Uttarakhand, nella parte settentrionale del paese, sono state sequestrate in meno di un mese ben quindici pelli di leopardo. In questo caso si tratta di un animale dallo status incerto, sebbene decisamente più numeroso rispetto alla tigre. L’espandersi dei centri abitati e delle pratiche agricole ha creato, in alcuni casi, situazioni di conflitto con l’uomo.

In generale, le indagini portano al sequestro di circa il 23% delle pelli degli animali che risultano all’intelligence indiana effettivamente morti.

A quanto sembra i resti degli animali entrerebbero all’interno di canali di contrabbando che portano direttamente in Nepal e nella Cina, attraverso lo stato indino dell’ Uttar Pradesh.

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