Un sommergibile con cinque persone a bordo per osservare da vicino il relitto del Titanic sul fondo dell’Oceano Atlantico settentrionale è ancora disperso, nonostante una grande operazione di ricerca condotta dalle autorità degli Stati Uniti e del Canada.

Il sommergibile Titan era diretto verso il famoso relitto, al largo della costa di St. John’s, in Canada, quando ha perso contatto con la nave di supporto, lasciando le persone a bordo con ossigeno sufficiente solo per 3-4 giorni.

Cosa è successo?

Il sommergibile faceva parte di un viaggio di otto giorni organizzato da OceanGate Expeditions. Il viaggio ha avuto inizio a Terranova, con i partecipanti che hanno percorso prima 400 miglia nautiche per raggiungere il sito del relitto, che si trova a circa 900 miglia (1.450 chilometri) al largo della costa di Cape Cod, nel Massachusetts.

Il sommergibile ha iniziato la sua discesa di due ore verso il relitto domenica mattina, 18 giugno. Le autorità hanno dichiarato che il contatto con la Polar Prince, la nave di supporto che ha trasportato il veicolo sul sito, è stato perso 1 ora e 45 minuti dopo l’inizio della discesa. Non è ancora chiaro cosa sia successo al sommergibile, perché il contatto non c’è più e quanto vicino al Titanic si trovi.

Chi c’è a bordo?

Come riportato dalla CNN, cinque persone a bordo comprendono un pilota e quattro “esperti della missione”, ha dichiarato il retroammiraglio John Mauger, comandante del primo distretto della Guardia Costiera degli Stati Uniti.

Il CEO e fondatore di OceanGate, Stockton Rush, è tra coloro che si trovano nel sommergibile, secondo una fonte a conoscenza del piano di missione.

Anche un imprenditore britannico residente negli Emirati Arabi Uniti, Hamish Harding, è a bordo: lo ha rivelato un post su Instagram condiviso dall’azienda di sua proprietà, Action Aviation. Harding è stata una delle prime persone a esplorare la Fossa delle Marianne nell’Oceano Pacifico, il punto più profondo della Terra. Lo stesso imprenditore, sabato scorso, ha informato che il sommozzatore Paul-Henri Nargeolet avrebbe partecipato alla discesa. Si tratta di un esperto perché ha già supervisionato varie volte al recupero di numerosi reperti dal relitto. La sua presenza, però, resta da confermare. Secondo quanto dichiarato in una nota rilasciata dalla famiglia, anche un imprenditore pakistano, Shahzada Dawood, e il figlio Sulaiman si trovano a bordo.

Comunque sia, le autorità non hanno ancora ufficialmente identificato tutti i passeggeri a bordo perché prima occorre che ci sia la notifica dell’informazione alle loro famiglie.

Infine, sul sito web di OceanGate si legge che le spedizioni, che costano oltre 250.000 dollari, coinvolgono di solito un pilota, un esperto e tre passeggeri paganti.