• Un padre ha assoldato un uomo per fare spezzare le dita al figlio gay.
  • Lo scopo sarebbe stato di rovinare la carriera al giovane chirurgo ma l’aggressore ha rinunciato al suo compito.

Un padre ha pagato un sicario per spezzare le mani al figlio che è chirurgo perché omosessuale.

È successo a Torino. L’uomo, un 75enne, ha patteggiato due anni di carcere per lesioni aggravate e stalking. Al picchiatore, come rivelato da Repubblica, aveva promesso 2.500 euro. Il fatto risale all’aprile 2017 e per i successivi quattro anni il genitore ha continuato a perseguitare il figlio.

Tutto ha avuto inizio quando il giovane chirurgo è stato paparazzato insieme a un noto attore in Francia e le foto sono finite in una rivista di gossip. Il genitore – libero professionista in pensione – sapeva dell’omosessualità del figlio ma non poteva accettare quello scandalo.

Eppure, ha raccontato il chirurgo, il padre pareva avere preso bene la notizia dell’omosessualità del figlio tant’è che ha ricevuto in casa il compagno. «Era la prima volta che parlavo della mia omosessualità. Mia madre stava male e volevo renderla partecipe della mia vita prima di perderla. Mio padre all’inizio sembrava averla presa bene. Il mio compagno veniva a pranzo e cena. Mi aspettavo una reazione paterna, non una cosa del genere», ha raccontato il figlio, come si legge su Fanpage.it.

Poi, però, l’uomo ha cominciato ad attaccare il figlio, separandosi persino dalla moglie dopo 42 anni di matrimonio, con tanto di maltrattamenti. E la decisione di assoldare un uomo per pestare il figlio e rovinargli la professione facendogli spezzare le mani.

Tuttavia, l’anziano padre ha dovuto fare i conti con l’aggressore, di origine romena, che, invece di eseguire il compito, ha avvertito la vittima: «Mi ha detto che mio padre lo aveva pagato per spezzarmi le mani, mi dice anche che non ha nessuna voglia di farlo perché gli sono sembrato un bravo ragazzo e non vuole rovinarmi la vita». E allora i due fingono l’aggressione e poi incastrano l’uomo con le foto per poterlo così denunciare ma non subito.

Sì, perché il giovane chirurgo ha prima cercato di capire il perché di quella violenza ma, dopo vari pedinamenti (persino gli amici gli facevano da scorta), è scattata la denuncia che si è conclusa con la condanna.

Da sottolineare, infine, che già una volta l’uomo aveva assoldato due uomini affinché picchiassero il compagno del figlio, finito in ospedale.