Trovato oggi, mercoledì 1 febbraio, poco prima delle 16, il corpo di Yana Malayko, la 23enne ucraina uccisa il 20 gennaio scorso dall’ex fidanzato Dumitru Stratan, 33enne di origini moldave.

L’uomo aveva nascosto il cadavere tra i rovi, in un campo al confine tra la provincia di Mantova e di Brescia, poco dopo il cartello di Lonato, dietro ad una azienda florovivaista.

Il corpo è stato trovato dai carabinieri durante una battuta insieme ad alcuni volontari. Sul posto è arrivato il procuratore capo di Mantova Emanuela Fasolato. Disposta l’autopsia.

Yana Malayko, 24 anni, era scomparsa da Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano. Per Stratan l’accusa è di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dall’essere stato legato alla vittima da una relazione sentimentale, oltre che di occultamento di cadavere.

L’uomo, che dal 21 gennaio si trova in custodia cautelare in carcere, non collabora con le forze dell’ordine. Alla base delle accuse mosse contro di lui le immagini delle telecamere della videosorveglianza del condominio da cui è stato visto uscire mentre trascinava un grosso sacco giù dalle scale, dentro il quale – ipotizzano gli inquirenti – si trovava proprio il cadavere di Yana. Secondo il Corriere della Sera, inoltre, gli inquirenti avrebbero trovato nella sua auto una piccola vanga e tracce di sangue.

Yara, chiamata dagli amici con il nome di ‘Boni’, lavorava in un bar sotto casa. Per quanto riguarda il movente, purtroppo è quello ‘classico’: Dumitru non sarebbe rassegnato alla fine della relazione con la 33enne ucraina.