La famiglia di un uomo britannico, condannato a morte in Ucraina, ha dichiarato che la sua esecuzione è destinata ad essere eseguita.

Gli inglesi Aiden Aslin e Shaun Pinner, insieme al marocchino Brahim Saaudun, sono stati condannati a morte nell’Ucraina orientale, controllata dai filorussi, dopo essere stati accusati di essere mercenari. Secondo Ucraina e Regno Unito, tali condanne violano le leggi internazionali sulla protezione dei prigionieri di guerra.

La nonna di Aiden Aslin, Pamela Hall, ha avvertito che i rapitori avrebbero detto al nipote che “il tempo sta finendo”. Alla BBC ha raccontato che Aslin ha potuto chiamare la madre nella mattina di ieri, mercoledì 22 giugno, ed è sembrato “estremamente sconvolto”, aggiungendo che “Aiden ha detto che la DPR (Repubblica Popolare di Donetsk, n.d.r.) lo ha informato che nessuno dal Regno Unito ha preso contatti e che sarà giustiziato”. “Devo credere a quello che ci ha detto Aiden – ha aggiunto la donna – che se il DPR non dovesse ottenere una risposta, lo giustizieranno. Ovviamente spero che non sia vero”.

La nonna del condannato a morte ha spiegato di avere pianto tanto ma “piangere non aiuta. Voglio fare qualcosa ma non so cosa fare. Non voglio perdermi d’animo ma è molto difficile. Non posso fare a meno di pensare che dovrebbe essere stabilito un contatto tra il Regno Unito e la Russia”.

Aslin, Pinner e l’unità di cui facevano parte si sono arrese ai soldati russi mentre si trovavano a Mariupol perché le munizioni erano esaurite. Quindi, non avevano altra scelta che consegnarsi ai nemici.

Secondo le famiglie di Aslin e Pinner, i due uomini britannici non sono mercenari ma prestavano servizio nell’esercito ucraino da molto tempo prima dell’invasione russa del 24 febbraio. La nona di Aslin, a tal proposito, ha detto: “Mio nipote era un membro ufficiale dei marines ucraini”.

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