Due britannici e un marocchino, catturati dalle forze russe mentre combattevano in Ucraina, sono stati condannati morte. Lo ha riportato l’agenza di stampa statale russa RIA, citata da SkyNews.

Si tratta di Aiden Aslin, 28 anni, nella foto, e Shaun Pinner, 48 anni, arrestati ad aprile prima di comparire in tribunale nella Repubblica popolare separatista di Donetsk (DPR). I due avrebbero ammesso di “essersi addestrati per svolgere attività terroristiche”. La corte suprema della DPR ha condannato a morte, per lo stesso motivo, anche Saaudun Brahim, cittadino marocchino.

Come riferito dalla BBC, i militari sono accusati dai filorussi di essere ‘mercenari’ ma le loro famiglie hanno dichiarato che facevano parte dell’esercito regolare ucraino. Sempre la BBC ha spiegato che entrambi i britannici sono da considerarsi come prigionieri di guerra e non dovrebbero essere perseguitati per avere preso alle ostilità.

Si è appreso, infine, che quella pronunciata dalla Corte Suprema di Donetsk, non riconosciuta internazionalmente, è la sentenza di primo grado contro cui gli imputati potranno fare appello.

Proprio oggi, il primo ministro britannico Boris Johnson ha avvertito quei partner occidentali tentati di incoraggiare Kiev ad accettare un “cattivo” compromesso con la Russia, parlando di ipotesi “moralmente ripugnante”, spiegando che 2incoraggiare una cattiva pace in Ucraina significa incoraggiare Putin e tutti quelli nel mondo che pensano che un’aggressione paghi”.

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