Decine di persone hanno partecipato ai funerali della piccola Liza Dmitrieva, la bambina di 4 anni, con la sindrome di Down, uccisa da un bombardamento russo mentre stava passeggiando con la madre a Vinnytsia, in Ucraina.

Nella bara della piccola – il cui volto ha fatto il giro del mondo per ricordare le atrocità della guerra in corso – c’erano i suoi peluche. La madre Iryna non c’era perché ricoverata in ospedale dopo l’attacco contro una città senza alcun valore strategico militare che, in totale, ha causato 23 vittime.

Come riportato sul Daily Mail, la zia di Iryna, Tetiana Dmytrysyna, ha detto che la madre “è stata derubata della cosa più preziosa che aveva”.

Liza, 4 anni, uccisa a Vinnytsia.

Larysa Dmytryshyna, la nonna della piccola, durante i funerali ha sussurrato: “Guarda, fiore mio! Guarda quante persone sono venute da te”, accarezzandola. Il padre della bambina, Artem Dmytriev, ha pianto in silenzio.

Altri due bambini sono stati uccisi nello stesso attacco e oltre 200 persone sono rimaste ferite. Inoltre, tre dispersi sono stati rintracciati vivi ma ce n’è ancora uno.

E i bombardamenti russi non smettono di uccidere. Nelle ultime 24 ore, secondo quanto riportato dall’ufficio della presidenza ucraina, le bombe hanno causato la morte di almeno 4 civili e il ferimento di altri 13. Le città e i villaggi di sette regioni sono stati colpiti dagli attacchi, Il maggior numero di vittime civili è stato registrato nella regione orientale di Donetsk, dove al momento si concentrano i combattimenti più intensi: due persone sono state uccise e altre 10 sono rimaste ferite.

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