Vito Petrocelli, senatore del MoVimento 5 Stelle, presidente della Commissione Affari Esteri, su Twitter ha affermato: “Fuori da questo governo interventista, che vuole fare dell’Italia un Paese co-belligerante”.

Mariolina Castellone, capogruppo del M5S al Senato, contattata dall’Ansa, ha affermato: “La posizione di Petrocelli è una posizione personale. Poi si vedrà quando ci sarà il voto (sul decreto Ucraina, n.d.r.). Lui prendeà le sue decisioni. E’ chiaro che se voterà in maniera diversa rispetto al gruppo su una fiducia, è un problema. In quel caso sono previste sanzioni, poi vedremo”.

Italia Viva e PD chiedono le dimissioni di Petrocelli dalla Commissione Esteri

Italia Viva, però, con una nota congiunta della senatrice Laura Garavini e del senatore Mauro Maria Marina, chiedono le dimissioni di Petrocelli dalla Commissione Esteri: “È necessario che i vertici 5stelle facciano chiarezza interna e si dissocino dalla posizione espressa dal senatore Petrocelli. Così come è ancora più opportuno che lui rassegni le sue dimissioni dalla presidenza della commissione Esteri. Compiendo quell’atto di coerenza che sarebbe stato corretto già da settimane”.

E Andrea Marcucci, senatore del Partito Democratico, su Twitter ha scritto: “La posizione del Presidente della commissione Esteri del Senato Vito Petrocelli non è più sostenibile. Il M5S deve assumere una decisione”.

Petrocelli insiste

“Voterò no al decreto Ucraina e non so se sarò espulso dal Movimento 5 stelle”, ha detto Petrocelli come riferito da più fonti parlamentari durante la seduta comune delle commissioni esteri e Difesa, in corso a Palazzo Madama, a proposito del decreto Ucraina. Petrocelli, inoltre, non avrebbe intenzione di dimettersi.

Petrocelli ha pure detto: “Non voterò più la fiducia al Governo, su nessun provvedimento. L’atteggiamento del Governo sulla guerra è la goccia che fa traboccare il vaso, perché ormai considero le politiche del Governo Draghi su esteri e difesa molto lontane dal programma del Movimento 5 Stelle”.

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