Mentre in Ucraina si combatte da quasi quattro anni, i tentativi diplomatici per fermare il conflitto sembrano in un vicolo cieco. Gli ultimi colloqui di pace tra Stati Uniti e Russia, svoltisi a Mosca, si sono chiusi senza risultati concreti. Una situazione che, secondo alcuni leader europei, mette a rischio il futuro del continente.
A lanciare l’allarme è stato il ministro degli Esteri norvegese Espen Barth Eide, in occasione del vertice NATO a Bruxelles: “Il destino dell’Europa è in gioco. Tutti vogliamo che questa guerra finisca, ma è fondamentale che si arrivi a una pace giusta e duratura per l’Ucraina”.
Negoziati USA-Russia a Mosca: un altro buco nell’acqua
Ieri, martedì 2 dicembre, si è svolto a Mosca un nuovo incontro tra delegazioni statunitensi e russe per discutere un possibile piano di pace. Gli inviati speciali del presidente Trump, Jared Kushner e Steve Witkoff, hanno incontrato i rappresentanti del Cremlino, ma il vertice è iniziato in ritardo dopo un nuovo avvertimento di Vladimir Putin all’Europa.
Il leader russo ha dichiarato: “Non vogliamo combattere con l’Europa, ma se l’Europa vuole combattere con noi, siamo pronti fin da ora”. Nonostante le cinque ore di colloqui, Yuri Ushakov, consigliere per la politica estera del Cremlino, ha dichiarato che “non siamo più vicini a una soluzione della crisi”.
Una pace impossibile? L’Ucraina respinge il piano USA-Russia
Al centro delle tensioni c’è un controverso piano di pace elaborato da Witkoff e dal funzionario russo Kirill Dmitriev durante un precedente summit tra Trump e Putin in Alaska. Il piano, composto da 28 punti, includeva concessioni pesantissime per l’Ucraina:
- Dimezzamento delle forze armate ucraine;
- Cessione di territori contesi alla Russia.
Una proposta giudicata inaccettabile da Kiev e dai principali partner europei. In risposta, è stato presentato un nuovo piano alternativo a Ginevra, con 19 punti e una visione più equilibrata, ma non è chiaro se questo sia stato discusso realmente a Mosca.
Cresce il timore europeo: pace negoziata alle spalle di Kiev
I Paesi europei temono che Mosca possa usare i negoziati con gli USA per guadagnare tempo o per chiudere un accordo bilaterale che escluda completamente l’Ucraina. Una prospettiva che, secondo diversi ministri degli Esteri riuniti a Bruxelles, metterebbe a rischio la sicurezza dell’intero continente. La ministra finlandese Elina Valtonen ha accusato Mosca di non voler fare alcun passo verso il compromesso: “La Russia non ha alcuna intenzione di scendere a compromessi”.
Il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha minimizzato le parole di Putin su una possibile guerra, ma ha ribadito l’importanza del sostegno militare a Kyiv: “Il modo migliore per arrivare a una pace equa è rendere la vita difficile ai soldati russi sul campo”.
Armi all’Ucraina: nuove promesse da Europa centrale e nordica
Polonia, Germania e Norvegia hanno già risposto all’appello, annunciando 377 milioni di sterline (oltre 440 milioni di euro) in nuovi fondi per armamenti da inviare a Kyiv. L’obiettivo è impedire che Mosca rafforzi la sua posizione negoziale grazie ai successi militari.
Anche il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, ha accusato Putin di prendere in giro la comunità internazionale: “Sta solo facendo perdere tempo al mondo intero”.
Dall’Inghilterra, la segretaria agli Esteri Yvette Cooper ha chiesto alla Russia di porre fine alle minacce: “Putin deve smetterla con i bluff e con lo spargimento di sangue”.
Difesa europea sotto pressione: investimenti e allerta crescente
Le dichiarazioni aggressive del presidente russo hanno alimentato i timori di un allargamento del conflitto. Il segretario alla salute britannico Wes Streeting, pur definendo le minacce “la solita retorica del Cremlino”, ha sottolineato che “prendiamo sul serio la minaccia della Russia” e che il governo sta potenziando gli investimenti in difesa. Negli ambienti diplomatici europei cresce la convinzione che l’UE debba avere un ruolo diretto nei negoziati, finora dominati da Washington e Mosca. Ma finora, nessun leader europeo ha avuto un posto al tavolo con pieni poteri decisionali.

Vladimir Putin
FAQ
- Cosa ha detto Putin all’Europa? Ha dichiarato: “Non vogliamo combattere con l’Europa, ma se l’Europa vuole combattere con noi, siamo pronti fin da ora”.
- Perché i negoziati di pace sono falliti? Secondo Mosca, non ci sono stati progressi. L’Ucraina ha rifiutato il piano proposto da USA e Russia perché includeva concessioni inaccettabili.
- Qual è il ruolo dell’Europa nei colloqui di pace? Molto marginale finora. I leader europei chiedono un posto stabile nei negoziati, per evitare che la pace venga decisa alle spalle di Kyiv.
- Cosa ha proposto l’Ucraina? Un piano di 19 punti, rielaborato insieme ai partner europei, con condizioni più eque rispetto al piano originale di Mosca e Washington.
- Qual è la posizione della NATO? Continuare il sostegno militare a Kyiv per rafforzare la sua posizione al tavolo dei negoziati e scoraggiare le pressioni russe.






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